Una mostra che rende omaggio all’Assunta, curata nei dettagli (musiche, proiezioni, pannelli espositivi delle opere) e aperta fino a domenica 24 novembre.
Un piccolo scrigno, ma prezioso, per il valore storico, artistico ma, soprattutto, umano. “Al mattino, quando aprivamo per le visite guidate alla mostra con gli studenti del liceo Quasimodo ed Einaudi, la Chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, elevata a Santuario Minore dal Cardinal Schuster per il culto mariano profondo - ci racconta l’architetto Francesca Lara Monno - diverse persone chiedevano di poter entrare. È un segno bello e semplice di un sentimento importante che lega i magentini a questo luogo: magari si sono sposati lì o hanno celebrato la funzione del funerale per qualche parente o è comunque parte del loro percorso di fede e devozione. Diventa quindi un dovere morale recuperarlo, preservarlo, farlo conoscere ai ragazzi, così che tutti possano apprezzarlo e comprendere la necessità di una sua conservazione (grazie anche alla sensibilizzazione e al contributo dell’associazione Pietre Vive)...”. Una mostra che rende omaggio all’Assunta, curata nei dettagli (musiche, proiezioni, pannelli espositivi delle opere), ‘Magnificat anima mea Dominum’ con dipinti e opere di Giancarlo Colli (originario di Malvaglio e ora a Inveruno), e come curatore Giovanni Sesia. “È in corso attualmente la prima fase del restauro - racconta l’architetto Monno che insieme a Ispano segue i lavori - Le indagini documentali, stratigrafiche e diagnostiche, sulla muratura hanno evidenziato lo stato di degrado e l’umidità, con perdite pluviali consistenti. Si è quindi voluto, oltre al restauro delle vetrate verso la strada, provvedere innanzitutto ad abbassare il grado di umidità ed evitare l’ingresso di acqua nelle murature: questa fase è quasi conclusa. La seconda fase sarà legata all’impiantistica (riscaldamento e illuminazione), mentre per la terza, in accordo con la Soprintendenza, si valuterà l’aspetto pittorico”. Il segno robusto, i temi plastici caratteristici permeati da una sorta di monumentalità dinamica dell’artista Giancarlo Colli esprimono la fede, la violenza e l’eterno, con una sensibilità particolare, che lega attraverso un filo conduttore le opere con un omaggio al luogo. Sarà possibile ancora visitarla, negli orari feriali dalle ore 16 e19, festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, fino a domenica 24 novembre.