Al Memoriale della Shoah: 18 tavole originali di Jean Blanchaert che raccontano le storie di chi ha messo a rischio la propria vita per difendere le vittime di discriminazioni.
18 tavole originali di Jean Blanchaert raccontano le storie di 'giusti', donne e uomini che, con integrità e coraggio, hanno messo a rischio la propria vita per difendere chi è stato vittima di discriminazioni. Inaugurata al Memoriale della Shoah di Milano, la mostra '100 giusti del mondo'. Un viaggio tra le storie di donne e uomini giusti, persone che in diverse situazioni e luoghi hanno mostrato integrità e coraggio, aiutando chi in quel momento era vittima di discriminazioni al punto da mettere a repentaglio la propria incolumità. Giusto è chi ha nascosto centinaia di ebrei durante la Shoah, giusto è chi ha raccontato la tragedia del Rwanda, giusto è chi ha denunciato la corruzione a Malta perdendo la vita. Le opere di Blanchaert restituiscono dei ritratti che spingono lo spettatore a chiedersi: io cosa avrei fatto? E cosa posso fare oggi? La mostra prende le mosse dal volume '100 giusti del mondo' di Jean Blanchaert e Gabriele Nissim (Rizzoli per Mondadori Electa edizioni) e si completa con un’opera inedita: il ritratto di Vito Fiorino falegname e pescatore che il 3 ottobre 2013 ha portato in salvo 47 naufraghi durante una delle terribili tragedie del nostro mare a Lampedusa, rischiando il ribaltamento della sua imbarcazione. “A pochi giorni dall’approvazione non unanime della mozione sull’hate speech, siamo orgogliosi di ospitare le opere di Jean Blanchaert - ha dichiarato il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach - In questo contesto ci sembra estremamente rilevante raccontare il coraggio di chi non ha scelto la strada più facile, quella dell’indifferenza, ma ha preso una posizione in favore della libertà e dell’uguaglianza”. “Il Giusto è un uomo come tutti gli altri. Le azioni che gli hanno fatto attribuire questo appellativo, spesso le ha commesse quasi senza accorgersene, d’istinto. I Giusti sono esempi di virtù per tutta l’umanità, indistintamente dalla fede e dalle origini etniche. Sono sia personaggi famosi, sia uomini semplici. Tutti i giusti che ho ritratto hanno agito spontaneamente e con grande coraggio, rischiando la propria vita - ha sottolineato l’artista Jean Blanchaert”. “Abbiamo voluto inserire questa mostra all’interno della rassegna Parole di Libertà del Memoriale perché è proprio di libertà che si parla - ha continuato Marco Vigevani, responsabile eventi della Fondazione Memoriale della Shoah - Non parliamo forse di libertà negate quando parliamo di donne e uomini soggetti a discriminazione? E non è altrettanto una scelta di estrema e coraggiosa libertà quella di mettere a repentaglio se stessi per un ideale di giustizia e di giustezza?”. “Immortalando i volti dei Giusti, Jean Blanchard riesce a comunicare le storie di chi ha fatto scelte coraggiose e di responsabilità. È un’importantissima risposta alle campagne d’odio in atto in questo particolare periodo storico: questi volti ci insegnano a non odiare - ha concluso Gabriele Nissim, presidente di Gariwo”. La mostra, la cui inaugurazione si inserisce nella cornice di Bookcity, è stata organizzata dal Memoriale della Shoah di Milano con la collaborazione di Gariwo, di Galleria L’Affiche e realizzata grazie al contributo di Fastweb. Sarà possibile visitarla fino al 9 febbraio in concomitanza con gli orari di apertura del Memoriale: il lunedì dalle 9.30 alle 19, dal martedì al giovedì dalle 9.30 alle 14.30 e tutte le domeniche dalle 10 alle 14. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: www.memorialeshoah.it. L’esposizione è parte del nuovo ciclo di appuntamenti 'Pensieri di libertà - Memoria del passato, immaginazione del presente', una serie di appuntamenti organizzati e ospitati dal Memoriale della Shoah di Milano e a cura di Marco Vigevani.