Se il mondo muta, l’arte rimane un veicolo per esprimersi.
Nonostante le istituzioni culturali italiane abbiano incrementato il loro pubblico, i musei d’arte in Italia restano ancora poco visitati dai giovani. Forse l’arte non è ritenuta interessante dalle nuove generazioni? Sembra contraddire questa tendenza Inverart, la rassegna d’arte giovane e per i giovani che torna, nella veste della sua 16^ edizione, dal 15 al 17 novembre, a Inveruno, nella settimana successiva alla Fiera di San Martino, e che riscuote ogni anno un numero altissimo di presenze. “Puntuale come di consuetudine e accompagnata dalle prime brume autunnali si manifesta, colorando di freschezza e primizie dell’espressività il vasto territorio che l’accoglie, la kermesse di Inverart” - commenta Stefano Pizzi, titolare di cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, che per quest’anno ha individuato tre giovanissimi artisti che sapranno incuriosire e conquistare il pubblico: Leonardo Gambini, Francesco Ronca e Francesca Signorelli. Forse la capacità di coinvolgimento e di narrazione, l’attenzione all’arte in tutte le sue molteplici espressioni, o la contaminazione di ampio respiro di musica, spettacolo, cultura, incontro: qualcosa continua ad attrarre e ad appassionare sempre più coloro che visitano e partecipano a Inverart. Tra i giovani e l’arte, infatti, intercorre una intensa relazione e la creatività dell’espressione artistica giovanile di questi anni è espressione di un mondo che muta la forma ma non il valore dell’arte con cui veicola il proprio messaggio.