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Trucioli di storia

"Il mio amico asinello"

"Oggi ho portato il mio nipotino a vedere degli asinelli, il suo sguardo incuriosito mi ha fatto venire voglia di raccontargli la storia del mio asinello...".

"Oggi ho portato il mio nipotino a vedere degli asinelli, il suo sguardo incuriosito mi ha fatto venire voglia di raccontargli la storia del mio asinello. Probabilmente non è la prima volta che gliela racconto perchè prima di finire mi aveva già raccontato il finale ma io imperterrito comincio di nuovo : sai quando ero piccolo andavo dagli zii in montagna per tutta l’estate e come ricompensa di poter fare le vacanze con loro dovevo aiutarli insieme ai miei cugini della mia stessa età in tutti i lavori nei campi e in casa. Aiutavo la zia a portare il secchio della biancheria da lavare al ruscello, lo zio a voltare il fieno ma soprattutto tutti i giorni avevamo il compito di scendere in paese a comprare il pane e qualcosa da mangiare. Il paese era molto più in basso di dove eravamo noi e ci volevano due ore di cammino per raggiungerlo, per sicurezza gli zii ci mandavano con un asinello che noi avevamo chiamato Isaia. Il scendere era bello, eravamo in discesa senza pesi e riposati, ma il ritorno era più impegnativo, avevamo tutte le ceste con i viveri comprati, il sentiero era in salita ed eravamo stanchi. Avevamo trovato un trucchetto per riuscire a sopportare meglio l’impegnativa arrampicata. Caricavamo prima tutte le ceste in groppa all’asinello così senza pesi riuscivamo a fare almeno metà della strada senza troppo impegno ma quando la stanchezza prendeva il sopravvento il povero asinello cominciava ad avere la peggio, non potevamo salirci sopra eravamo in troppi e l’asino aveva già le ceste da portare, ma a turno ci attaccavamo alla sua coda e ci facevamo tirar su. Finivamo quasi sempre per litigare perchè qualcuno stava attaccato più del tempo stabilito ma tra una tiratina e l’altra raggiungevamo casa. Povero asinello, doveva essere proprio bravo a sopportarci. Quando oggi li guardo vedo ancora quello sguardo umile e servizievole che aveva il nostro Isaia". (Nonno Pietro, Trezzano sul Naviglio, anni '50)

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