Come nel 1992. A 16 anni esatti di distanza dall’ultimo fallimento in campo sportivo la ‘Cimberio Varese’, storica società di basket, retrocede nel campionato professionistico cadetto. Il triste verdetto è arrivato la scorsa domenica 30 marzo al termine della partita più sentita dal pubblico varesino contro la Tisettanta Cantù. Una sconfitta che brucia ancor di più se si tiene conto che la sfida tra le due formazioni è da sempre considerata un vero e proprio derby. Ora, per società, dirigenti, allenatore e per i tantissimi tifosi, è arrivato il momento di capire che cosa si è sbagliato, di prendere, come si dice, ‘di petto’ gli errori, di fermarsi per un attimo a riflettere, senza però voltarsi indietro, ma pensando al futuro, alla prossima stagione in LegAdue ed a come riprendersi in fretta per tornare ad essere nuovamente protagonisti nella massima serie. Abbiamo voluto raccontarvi di questo triste verdetto perché dopotutto la ‘Cimberio Varese’ è ed è sempre stata una delle società di basket più amate ed apprezzate, almeno nel nostro territorio, vista anche la vicinanza con la città di Varese. Sono stati infatti molti gli appassionati di basket, e non solo, che in questi anni, hanno, magari anche solo per una volta, tifato per la storica società varesina e che ancora oggi hanno nella loro mente i ricordi dei trionfi, dei successi e dei riconoscimenti ottenuti a livello nazionale ed internazionale (10 scudetti, 5 Coppe dei Campioni, 4 Coppe Italia, 3 Coppe Intercontinentali, 2 Coppe delle Coppe, 1 Supercoppa Italiana, questo il palmares di Varese). In questo momento però è inutile rimuginare sul passato, sugli eventuali errori commessi in questa stagione, in questo momento bisogna invece rimboccarsi le maniche e mettersi immediatamente al lavoro per ritornare al più presto competitivi. Per i biancorossi ora inizia forse il periodo più delicato, quello di mettersi seduti ad un tavolo e decidere cosa fare per il prossimo anno e per la prossima stagione. Ma prima, anche se ormai non ha più senso, bisogna concludere questo campionato, presentandosi agli ultimi appuntamenti da qui al traguardo finale. Tornando invece ad analizzare il futuro, chi è vicino all’ambiente conferma come alcuni passi siano già stati compiuti e come altri siano in fase di definizione. Non sarà facile, non solamente giocare per un intero anno in LegAdue, ma soprattutto riuscire a riconquistare l’affetto dei tifosi che per anni hanno seguito la squadra, gara dopo gara. La più grande delusione è infatti la loro. Rabbia, rammarico e tristezza per avere visto una formazione stanca ed in molti casi priva di idee, carattere e grinta che in situazioni del genere è sempre fondamentale. E’ mancato il gioco, così come è stato praticamente assente il cuore di quei giocatori che sono scesi in campo. Bisogna riprendersi. E bisogna farlo subito, senza perdere troppo tempo che potrebbe poi risultare prezioso e decisivo. Che cosa succederà sarà il tempo a dirlo, per ora rimane solo la delusione per una stagione che è entrata di diritto nella galleria degli orrori della storica compagine di Varese. Per la seconda volta in sessant’anni di storia la ‘Cimberio Varese’ deve salutare il massimo campionato, pronta, speriamo, a ritornarci presto e con maggiore grinta e voglia di vincere.