Il destino alla volte è davvero in grado di sconvolgere gli eventi con un’inquientante puntualità. Un esempio ‘tragicomico’ di questo tipo lo si è vissuto la scorsa domenica a Vanzaghello. Si inaugurava, dopo anni di lavoro ed un ritardo iniziale fin troppo vistoso, la bretella autostradale Boffalora - Malpensa. Quanto avvenuto nei pressi dello svincolo di Castano Primo è stato davvero significativo: le autorità istituzionali accorse a celebrare l’apertura di un’importante infrastruttura, un momento di incontro per autorità politiche e civili, un’entusiasmo (e una curiosità) collettiva per vedere finita un’opera a lungo promessa, un’occasione per manifestare in difesa del territorio e del proprio posto di lavoro. Tanti significati, ma la mente di tutti era a pochi chilometri di distanza. A Malpensa. Dove, nella nottata precedente, i check-in di ‘Alitalia’ sono stati smantellati di tutta fretta per posizionarne alcuni di ‘Air-One’ e lasciarne vuoti altri. Insomma: a dieci anni dall’inaugurazione di ‘Malpensa 2000’ si celebra l’apertura del collegamento vitale per l’aeroporto ed il contemporaneo declassamento della struttura (passeggeri dimezzati da 75 mila a 35 mila giornalieri, voli di ‘Alitalia’ che passano da 170 a poco più di 30). Qualche segnale di ottimismo è però stato lanciato: il primo è che il castanese, soprattutto ora in vista di ‘Expo 2015’ può richiamare sviluppo ed imprenditoria grazie al nuovo collegamento, il secondo è la volontà di reagire e progettare guardando avanti. “Sembrava una scommessa difficile - ha detto il presidente di Anas Pietro Ciucci - ora il nostro obiettivo è collegare questa nuova opera con la ‘Tangenziale Ovest’ di Milano’ e con l’autostrada ‘Milano-Laghi”. Accorati appelli a far sì che questa giornata segni anche la voglia di rilanciare Malpensa sono stati gridati, in modo bipartisa, dal presidente della Provincia Filippo Penati e dal presidente della Regione Roberto Formigoni: “Altre opere verranno - ha detto - nostro obiettivo è che a Malpensa possano arrivare 2 milioni di persone in un’ora e ben 18 milioni in meno di due”. “Sono convinto che per realizzare le infrastrutture bisogna pensare al bene dell’Italia e non ai colori di partito” ha chiuso il Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro.