L'iniziativa della 'Fondazione per Leggere' non manca di suscitare perplessità
Grande novità per tutti gli utenti della ‘Fondazione per Leggere’: da questo aprile, gli appassionati della lettura potranno utilizzare la Carta Regionale dei Servizi per registrare i prestiti, prenotare i libri tramite internet, ma anche iscriversi per la prima volta al servizio. Va detto, però, che questa modalità di accesso ai servizi non sarà, almeno per ora, esclusiva, perché sia tutelato il diritto alla lettura di tutti i cittadini che non sono ancora in possesso della carta o che non ne hanno diritto: residenti fuori dal territorio lombardo o stranieri a cui si aggiungono anche i bambini sotto i 15 anni. Tutti i nuovi iscritti a partire da aprile dovranno registrarsi proprio la CRS, mentre coloro che sono in possesso della vecchia tessera dovranno procedere alla sostituzione entro settembre di quest’anno. Per accedere al servizio di navigazione internet bisognerà appositamente procedere alla sua attivazione presso le biblioteche; nel caso di utenti non in possesso della CRS, l’accesso a internet avverrà tramite un nome utente e una password personalizzati. La vecchia tessera, in ogni caso, non va buttata! Infatti, potrà essere utilizzata in negozi ed enti convenzionati con la ‘Fondazione per Leggere’ per ottenere sconti ed agevolazioni al momento di fare acquisti; a tutti coloro che si iscriveranno già con la CRS verrà, invece, consegnata un’apposita tessera che darà anche a loro diritto a queste facilitazioni. Importante è, però, munirsi al più presto del PIN per la Carta Regionale dei Servizi: lo si può ottenere presso le sedi ASL, gli uffici postali (compilando l’apposito modulo) e nei Comuni convenzionati con l’ASL stessa. Una decisione che, comunque, farà sicuramente discutere, innanzitutto perché non appaiono molto chiare le motivazioni che hanno spinto a questo cambiamento: la maggiore sicurezza nelle connessioni internet, data da un accesso vincolato alla CRS e dal PIN a cinque cifre corrispondente, non sembra così innovativa, visto che anche la vecchia tessera disponeva di un codice d’accesso e di una password ad esso collegata. Inoltre, gli iscritti saranno costretti ad utilizzare un documento senz’altro più personale rispetto alla vecchia tessera dedicata solo ed esclusivamente a questo servizio. Infine, le eccezioni alla nuova regola (appunto, l’accesso per i minori di 15 anni e per chi non ha la CRS) sembrano complicare il meccanismo. Insomma, nell’attesa di sperimentare queste novità, non sembra che la gestione e la qualità del servizio ne saranno in ogni caso rinnovati.