I nerazzurri sono partiti subito bene in campionato. E sembra che anche a livello di società finalmente si stiano avendo le idee chiare. Il tempo confermerà o meno.
Stiamo ammirando un'Inter che, sotto la guida di Conte e la gestione di Marotta, sta crescendo, prendendo sempre più consensi da stampa, tifosi e addetti ai lavori. Un gioco fatto di pressing alto, fasce sempre in movimento, centravanti boa (il gigante Lukaku), che permette inserimenti delle mezzali, oltre ad una difesa importante, con i tre centrali pronti ad aggredire il centrocampo, per limitare l’offensiva avversaria. Il mercato è ancora aperto e non sono da escludere ulteriori colpi: innesti utili ad impreziosire una rosa di valore. I nerazzurri sono per tradizione una squadra altalenante, con i tifosi sono abituati a grandi vittorie e a cocenti delusioni. Eppure, la follia e la creatività dell’internazionale di Milano sono le caratteristiche che hanno accompagnato la società nel corso del tempo; ci sono passati presidenti innamorati come Moratti e Pellegrini e la vivrà anche questa proprietà cinese. La nuova stagione è partita nel migliore dei modi, facendo chiarezza anche sui ruoli all’interno del gruppo: esclusi gli indesiderati e fissati gli obiettivi. Un anno che si spera sia vincente, anche se con la 'pazza' Inter ogni premessa può essere infranta. A questo proposito, l’inno che risuona prima delle partite a San Siro sarà sostituito; chissà forse un buon auspicio oppure no (lo dirà il tempo). Ma, contemporaneamente, nerazzurri non rinunceranno a quella piccola dose di follia che dona equilibrio ad una squadra capace di tutto e del contrario di tutto. Magia che risuona nelle notti 'pazze' di San Siro e che un inno non suonato non farà certo sparire. E, allora, buon campionato a tutti.