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Vanzaghello

I pipistrelli per far fronte alle zanzare

A Vanzaghello veranno sistemate, in alcune zone della cittadina, le 'bat box'

Salvaguardare i pipistrelli, specie, sempre più, in drastica diminuzione e, contemporaneamente, dare inizio ad una lotta biologica alle zanzare. Una duplice valenza per l’importante e, al tempo stesso, singolare iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Vanzaghello che ha deciso di far posizionare in alcune zone della cittadina le “bat box”, ossia piccole costruzioni in legno per favorire, appunto, la permanenza estiva di questi piccoli animali. Nelle prossime settimane si darà, quindi, inizio alla sistemazione, così da dare avvio a questo significativo progetto. “L’idea delle “bat box” – commenta il sindaco vanzaghellese, Gian Battista Gualdoni – vuole essere un primo tentativo di contrastare biologicamente le zanzare, evitando, pertanto, l’utilizzo di insetticidi e pesticidi, dannosi per l’ambiente e anche e, soprattutto, per la nostra salute, e, di pari passo, salvaguardare e studiare (in collaborazione con Wwf e Lipu, con le scuole e con tutti coloro che vorranno partecipare) questa specie, purtroppo, negli ultimi anni, a causa di vari e differenti fattori (costruzioni, traffico, inquinamento, solo per citarne alcuni), in drastica diminuzione”. Contrariamente a quanto si possa pensare i pipistrelli sono assolutamente innocui per l’uomo e risultano particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico e all’utilizzo di sostanze chimiche. Sono un indicatore ambientale molto utile. Con le “bat box” o “case nido”, come vengono più comunemente chiamate, si offre, così, ai pipistrelli un rifugio, dando, nel contempo, la possibilità agli stessi di potenziare la loro, già, buona azione predatoria verso le zanzare. Molti forse non sanno che tale specie di animali sono mammiferi di rilevante importanza ecologica in quanto hanno la capacità di predare un numero elevato di insetti molesti per l’uomo (tra cui, proprio, le zanzare, ma anche quelli nocivi per le colture). “Sono stati individuati – conclude Gualdoni – quei luoghi e quelle aree dove sistemare tali rifugi e, tra qualche tempo, si procederà alla loro collocazione. Un’iniziativa, per molti aspetti, singolare, ma che, già, in altre realtà è stata messa in campo. Si tratta, mi preme ribadirlo, di un primo passo, comunque molto significativo”.

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