La situazione degli incendi in Siberia è piuttosto grave per diversi motivi. Innanzitutto si va a unire a quella degli incendi in Groenlandia, Canada e Alaska con la distruzione di ecosistemi naturali.
Certo, Salvini che balla l'inno di Mameli al Papeete e il destino di Lukaku tra Inter e Juventus sono cose che fanno pensare sotto l'ombrellone e al fresco di montagna, ma ci sono cose che dovrebbero davvero farci riflettere.
La situazione degli incendi in Siberia è piuttosto grave per diversi motivi. Innanzitutto si va a unire a quella degli incendi in Groenlandia, Canada e Alaska con la distruzione di ecosistemi naturali. Inoltre il WMO ha notato come "sebbene gli incendi violenti siano comuni nell'emisfero settentrionale tra maggio e ottobre, la latitudine e l'intensità di questi incendi, nonché il periodo di tempo in cui erano attivi, è stato particolarmente insolito".
La causa potrebbe essere ricondotta ancora una volta al riscaldamento globale. Sempre il WMO ha rilevato una temperatura media nella zona dove poi sono iniziati gli incendi in Siberia di 10°C superiore alla media (del periodo 1981-2010).
Anche in Alaska la situazione è grave. Il 4 Luglio 2019 le temperature rilevate erano pari a 32°C portando a un aumento del rischio di incendio e in generale "aiutando" gli incendi già attivi. Secondo i dati raccolti da uno studio, le foreste boreali non bruciavano così tanto da almeno 10 mila anni.
Tutte le agenzie governative e sovragovernative stanno monitorando la situazione fornendo importanti riscontri sulle previsioni del prossimo periodo e cercando di stimare i danni. Quello che è chiaro è che senza un'inversione di rotta nel 2020 la situazione potrebbe essere peggiore.