'Se mi lasci non vale!’ è lo slogan scelto da ANPANA Novara (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente) per sensibilizzare i cittadini contro l’abbandono degli animali domestici, un tema purtroppo ricorrente durante i mesi estivi. La locandina, disegnata dalla fumettista Savia, è “Un inno alla felicità e al piacere di partire per una vacanza spensierata insieme ai nostri amici animali”, precisa l’associazione: “Tutti sappiamo cosa rischia un animale quando viene abbandonato, abbiamo perciò cercato di far comprendere che non è affatto un problema portarlo in villeggiatura, con le giuste accortezze”. Tra i suggerimenti proposti dalla presidente di ANPANA, Emanuela Zonca, vi è quello di informarsi preventivamente sui regolamenti di trasporto vigenti nelle compagnie aree e marittime e di cercare strutture adeguate ad ospitare animali da compagnia. Le campagne di sensibilizzazione, attive dal settembre 2007, non si rivolgono solo ai proprietari di cani e gatti, dato che l’associazione si impegna per recuperare animali domestici non ‘convenzionali’ ma sempre più diffusi nelle abitazioni italiane. “All’inizio della nostra attività, abbiamo collaborato attivamente con il WWF di Vanzago, che si occupa prevalentemente di animali selvatici. L’esperienza, estremamente positiva, si è però conclusa nel 2016, dopo l’apertura di un apposito centro a Novara, il ‘Rifugio Miletta’ - continua Zonca - Occorre precisare che, nel nostro territorio, non registriamo particolari problemi per quanto riguarda il randagismo dei cani, piuttosto maggiori difficoltà si hanno nel controllo dei felini, soprattutto se non sterilizzati. E, considerato che l’attenzione dell’Enpa (Ente nazionale Protezione Animali, ndr) si concentra soprattutto su cani e gatti, abbiamo deciso di colmare un vuoto, occupandoci di altri animali domestici”. ANPANA Novara, avvalendosi della collaborazione del servizio veterinario dell’Asl e delle segnalazioni della Polizia Locale o di cittadini, ha recuperato roditori, furetti, uccelli e rettili. Il lavoro della Onlus non si svolge solamente durante il periodo estivo, bensì è costante per tutto il corso dell’anno, perché in questi casi l’abbandono deriva dal sorgere di diversi problemi, quale ad esempio il frettoloso acquisto degli animali senza conoscerne preventivamente le necessità. Nel corso del 2018 e del 2019 sono stati ritrovati e ospitati nel centro dodici conigli e otto pappagalli. “Oltre al recupero vero e proprio, buona parte del nostro lavoro si basa sull’offrire assistenza e ‘consulenza’ ai proprietari, cioè cerchiamo di attivarci continuamente sul terreno della prevenzione; spesso, con semplici accorgimenti, possiamo evitare casi di abbandono. In quest’ottica, ANPANA collabora attivamente con le scuole del Novarese, tramite specifici laboratori didattici, che comprendono sia lezioni teoriche (diapositive, testi ed esperienze) sia pratiche (portare animali negli istituti scolastici). La sinergia tra l’associazione e altre realtà del mondo del volontariato e istituzionali ha dato i suoi frutti: dal 2011 Novara è ‘Animal Friendly’, grazie anche all’impegno di ANPANA, che ha indicato accorgimenti per agevolare sia il turista proprietario di animali domestici sia l’albergatore".
POLIZIA LOCALE: SANZIONI AMMINISTRATIVE E PENALI
“L’abbandono di un animale domestico è una violazione sanzionata amministrativamente, ma anche penalmente”. Liliana Mauri, ufficiale del Nucleo Ecologia e Tutela Animali della Polizia Locale di Milano, ci spiega a che cosa si può andare incontro in simili situazioni. “Più nello specifico, l’aspetto penale si concretizza quando, durante l’attività di recupero dell’animale, si configurano ipotesi di reato riconducibili agli art. 727 e 544 ter del codice penale, Legge Regionale 30 dicembre 2009, n. 33 del 2009 e s.m. all’art. 105 che punisce, appunto, tutto ciò che è vietato fare nei confronti degli animali e quindi anche l’atto di abbandono riportato al comma 2. E la violazione comporta una sanzione che va da 150 a 900 euro”. Anche in casi di maltrattamento la legge interviene per tutelare l’animale. Se, ad esempio, un cane fosse ritrovato in un luogo chiuso senza acqua, cibo e riparo, le indagini conseguenti potrebbero “Rilevare un profilo di mera negligenza, ma anche di dolo e maltrattamento”. Per la Polizia Locale è comunque complicato sapere con precisione il numero esatto di animali abbandonati, in quanto le segnalazioni dei cittadini arrivano direttamente al canile che, tramite il proprio personale, provvede al recupero. La situazione si complica ulteriormente nel caso in cui l’amico a ‘quattro zampe’ ritrovato sia sprovvisto di microchip (obbligatorio per legge per i cani, ma non per i gatti): a meno di eventuali testimonianze, risulta perciò difficile risalire al proprietario. “Secondo il Regolamento Comunale di Tutela Animali del Comune di Milano (art. 10 della Sezione II - Animali d’affezione) - conclude - i cani rinvenuti incustoditi sul territorio comunale devono essere segnalati per la successiva cattura o consegnati al Presidio Veterinario Canile Sanitario.” Il numero telefonico da contattare, in caso di ritrovamento di un cane abbandonato, è 020208 (centralino della Centrale Operativa della Polizia Locale). (di Annachiara Blandino e Tecla Faccendini)