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Sport, Territorio

Professionisti e 'nostri' compaesani

Maccarone, Stellini, Maltagliati, Simone, Calloni e tanti altri: tutti nella massima serie

Forse non tutti sanno che… nel variegato e spesso controverso mondo del calcio italiano riescono a trovare spazio anche diversi giocatori che, più o meno a buon titolo, possiamo ritenere ‘nostri compaesani’. La zona dell’Altomilanese è riuscita infatti a produrre ben tre giocatori che giocano o hanno, a lungo, giocato in serie A: il più famoso è sicuramente Massimo Maccarone, attaccante del Siena protagonista di una disperata rimonta per la salvezza, che è nato a Galliate ed è calcisticamente cresciuto nei Soccer Boys di Turbigo. Ma sono degni di nota anche due cuggionesi di nascita: il primo è Christian Stellini, difensore attualmente al Bari, che in carriera è arrivato anche a vestire la fascia di capitano del Genoa di Cosmi (nel 2005, in B); il secondo è Roberto Maltagliati, che ha giocato nella massima serie per sette stagioni, tra Parma, Torino, Piacenza, Ancona e Cagliari. Allargando leggermente i confini della nostra zona troviamo anche i tanti calciatori bustocchi prodotti dai gloriosi tempi della Pro Patria in A: tra questi spicca Carlo Reguzzoni, che negli anni ’30 e ’40 segnò la bellezza di 155 gol nella massima serie (è tutt’ora diciannovesimo nella classifica marcatori di tutti tempi). Meno prolifico fu, invece, Egidio Calloni, storico attaccante del Milan anni ’70 che divenne famoso in tutta Italia con il soprannome ‘lo sciagurato Egidio’, coniato dal mitico Gianni Brera per sottolinearne i clamorosi errori sotto porta. Sempre da Busto Arsizio viene anche Michele Ferri, visto in A con le maglie di Palermo, Cagliari e Sampdoria, mentre attualmente gioca nel Vicenza in B. Ma se Busto ‘Grande’ produce, non è da meno Legnano, che può vantare un pezzo da novanta come Marco Simone, protagonista nei grandi Milan di Sacchi e Capello di inizio anni ’90, ed il meno famoso Rufo Verga, che sembrava destinato ad una grande carriera tra i professionisti, ma che ha avuto molta sfortuna a livello di infortuni, dovendosi ritirare a soli 25 anni. Non c’è che dire, pur nel nostro piccolo, ci siamo anche noi nel calcio italiano e speriamo di poter raccontare in futuro di tanti altri calciatori ai massimi livelli della serie A.

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