Il ricordo di quel 4 giugno 1859 è ancora vivo qui a Magenta e ogni anno non manca mai la commemorazione dei caduti e dei vincitori, grazie ai quali oggi possiamo dirci italiani.
Francia e Regno di Sardegna da una parte, Austria dall’altra. Speranze e destini di una patria in lotta per la propria libertà contro gli invasori dell’austro-Ungheria, che tenevano sotto il giogo della sudditanza. Circa 47 mila uomini italo-francesi a combattere per un ideale; oltre 55 mila a difendere quanto ritenuto di proprietà. La strategia dell’esercito unitario, mentre gli austriaci pensavano che avrebbero forzato l’ingresso in battaglia dal Po’, era quella di fare breccia molto più a nord. Sorpresero gli imperiali nelle zone di Vercelli e riuscirono ad avanzare. I generali austro-ungarici ordinarono di abbattere i ponti carrabili di collegamento, ma in alcuni casi non riuscirono, in altri gli 'alleati' ne costruirono altrettanti. Estremamente significativo quello innalzato a Turbigo, crocevia fondamentale per l’ingresso in Magenta dei franco-italiani. Notizie storiche riportano addirittura che di telegrammi inviati dagli austriaci, ancor prima del conflitto, che annunciavano la vittoria. Erano convinti di respingerli in ogni modo. Tuttavia con il passare delle ore dalla mattina del 4 giugno la situazione divenne via via insostenibile. Le forze unitarie entrarono a Magenta nel pomeriggio, dove gli scontri furono violentissimi, ma consentirono ai francesi di prendersi un avamposto decisivo per l’esito della guerra di indipendenza. Il ricordo di quel 4 giugno 1859 è ancora vivo qui a Magenta e ogni anno non manca mai la commemorazione dei caduti e dei vincitori, grazie ai quali oggi possiamo dirci italiani. Anche quest’anno si è celebrata la ricorrenza con una rappresentazione puntuale ed emozionante. Soldati in vestiti storici cannoni e baionette prontamente munite di polvere da sparo hanno riprodotto nei minimi particolari tutte le fasi del cruentissimo scontro. Il tutto ai ritmi narrativi del presidente della Pro Loco Magenta e alla presenza delle autorità francesi e italiane e del sindaco Chiara Calati.