L’edizione di quest’anno si svolgerà la prossima domenica 2 giugno. L'appuntamento che riunisce storia, tradizioni, ricordi ed emozioni. Dalle origini ai giorni nostri.
Il 29 maggio del 1176 una parte dei Comuni lombardi, alleati nella Lega lombarda, sconfiggono l’esercito imperiale di Federico Barbarossa a Legnano. Per commemorare la battaglia, importante per l’acquisizione di maggiore autonomia da parte dell’Italia centro-settentrionale, è stato fondato il Palio di Legnano, la cui prima edizione ufficiale risale al 1935. In occasione della rievocazione, i quartieri storici della città vengono divisi in otto contrade, che si sfideranno durante il Palio e che partecipano alle numerose manifestazioni a corollario della gara. Tra queste, ricordiamo il 35° edizione del Memorial Favari, la Provaccia. La corsa si svolge da tradizione il venerdì prima del Palio e quest’anno è prevista per il 31 maggio. L’evento inizierà alle ore 20, presso lo stadio ‘G. Mari’ di Legnano; nel corso della serata, i presenti assisteranno all’ingresso del Corpo Bandistico Legnanese, sfilata delle associazioni sportive, delle contrade e l’ingresso del Gran Maestro, batterie eliminatorie e gli onori al Gran Maestro. Domenica 2 giugno sarà dedicata al Palio e la giornata inizierà alle ore 10.30, con la Santa Messa sul Carroccio, seguita dalla Investitura religiosa dei Capitani del Palio e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini che parteciperanno alla corsa. Alle 15.30 partirà la sfilata storica, con oltre mille figuranti in abiti che riproducono fedelmente gli originali del XII secolo, il Carroccio e la Compagnia della Morte. Alle 16.15, presso il campo sportivo ‘G.Mari’, si svolgerà la sfilata storica, gli onori al Carroccio, la carica della Compagnia della Morte e il Palio delle Contrade.
TRA FOLKLORE E STORIA: LE ORIGINI
La prima edizione del Palio non fu assegnata in quanto la gara fu sospesa a seguito di un incidente avvenuto ad un fantino; la corsa riprese, regolamentata in modo più adeguato solo 3 anni più tardi, nel 1935. E’ da questa seconda edizione, organizzata con una sfilata in costume molto più ricca, che la rievocazione prende il nome di “Palio di Legnano“. Questa edizione del Palio che le cronache dell’epoca riportano come molto ben riuscita e seguita da numeroso pubblico fu vinta da San Domenico che conseguentemente ha iscritto per prima il suo nome sull’albo d’oro della corsa. Dalla successiva edizione, 1936, la denominazione dovette cambiare in quanto una precisa disposizione del Duce stabiliva che la denominazione “Palio” doveva essere riservata esclusivamente alla tradizionale manifestazione senese. La rievocazione legnanese assunse allora il nome di “Sagra del Carroccio“, fino all’edizione del 2005; dal 2006 infatti la manifestazione ha ripreso il nome precedente di Palio di Legnano. La città è stata divisa in contrade, dieci inizialmente, che presto si ridussero ad otto. La contrada, letteralmente “gruppo di case attorno ad una strada”, è un quartiere storico della città che ha la propria sede nel maniero, epicentro della vita associativa e delle attività oltre che luogo nel quale sono custodite tutte le armi, gli ornamenti ed i costumi che vengono utilizzati nella sfilata storica. Le guida della contrada è affidata alla reggenza composta dalle tre cariche più importanti che sono Capitano, Castellana e Gran Priore. Le otto contrade nelle quali è suddivisa la città di Legnano sono: La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo. Uno degli elementi più caratteristici ed importanti del palio è costituito dalla sfilata storica nella quale si condensano mesi e mesi di preparazione e di lavoro effettuato nei manieri con oltre 1200 figuranti.