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Sport locale, Inveruno

Nessuna fusione per l'U.S. Inveruno

Tutte le voci di fusione, di serie D che andava persa e settore giovanile ceduto all’Arconatese sono state spazzate via in una serata chiarificatrice.

Tutte le voci di fusione, di serie D che andava persa e settore giovanile ceduto all’Arconatese sono state spazzate via in una serata chiarificatrice della situazione societaria tenutasi lunedì in sala consigliare. Il patron Simonini, stando alla ricostruzione del sindaco Bettinelli, aveva in gran segreto intavolato trattative con la Solbiatese e l’Arconatese calcio, affinché si procedesse rispettivamente, essendo US Inveruno e Accademia Inveruno due società distinte ma evidentemente riconducibili al medesimo cervello, alla fusione con la società varesina, lasciando confluire la serie D inverunese a Solbiate nel primo caso, e portando con un accordo scritto la serie D arconatese a Inveruno nel secondo caso. La situazione è apparsa ancor più clamorosa in virtù del fatto che proprio poche settimane prima era stato inaugurato il nuovo campo sintetico messo a disposizione dall’amministrazione comunale alla società sportiva. “Il risultato delle intenzioni di Simonini, dice il sindaco Bettinelli, sarebbe stato quello di far sparire sia l’Inveruno che l’accademia giovanile e questo, per il bene dello sport giovanile di Inveruno non è accettabile”. C’è da sottolineare, tra le altre cose, che uno dei possibili scenari contemplati dalle trattative del presidente giallo-blu riguardava la possibilità di coinvolgere in ipotesi di fusione anche la società del Busto 81, che tuttavia è rimasta in alcuni suoi componenti coinvolta dalla così già definita “tangentopoli lombarda”, motivo per il quale la stessa Bettinelli ha deciso di bloccare tutto. È nelle facoltà del sindaco, infatti, così come di tutti sindaci territorialmente coinvolti avere facoltà di parola nelle fusioni che riguardino società sportive non rientranti sotto la medesima provincia. Dunque, ora cos’accadrà? Questo non è dato saperlo, anche perché ogni facoltà decisionale rimane in capo a Simonini stesso, non essendoci formalmente alcun organo assembleare costituito presso le due società sportive, così come alcuno statuto aggiornato depositato presso gli uffici comunali. Ad oggi gli scenari possibili sono tre: fusione con qualsiasi altra società della provincia di Milano, dimissioni di Simonini, mancata iscrizione alla lega (da effettuarsi in giugno), che vorrebbe dire Inveruno in terza categoria. “Mi sento di escludere quest’ultima possibilità”, ha commentato il sindaco, che ha poi aggiunto: “qualora succedesse, una nuova cordata è già disponibile a subentrare alla presidenza, grazie alla quale potremmo garantire a Inveruno quantomeno l’eccellenza”.

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