Gli agenti di Magnago e Bienate lo hanno individuato durante controlli sul territorio
Stava camminando lungo la strada. Molto probabilmente arrivava dalla vicina stazione ferroviaria quando gli agenti della Polizia locale lo hanno individuato e controllato. Lui, un cittadino proveniente dall’Ecuador, classe 1984, è risultato irregolare, ossia sprovvisto del permesso di soggiorno e dei normali documenti per poter rimanere nel nostro Paese. E così, dopo i necessari accertamenti, è stato accompagnato in Questura per le pratiche di espulsione dall’Italia. A fermarlo, l’altro giorno, sono stati i vigili del comando di Magnago e Bienate. Il comandante William Viola ed i suoi uomini erano impegnati a controllare il territorio, servizi di prevenzione e monitoraggio che i nostri “ghisa” svolgono con regolarità e tra cui, appunto, si inseriscono anche gli accertamenti per quanto concerne il fenomeno, purtroppo sempre più crescente, dell’immigrazione clandestina. Si trovavano in via Marconi quando hanno notato il giovane camminare lungo la strada. Bloccata l’auto hanno deciso, quindi, di identificare quella persona, chiedendo di poter verificare i documenti e scoprendo che il 26enne ecuadoregno era irregolare. Non aveva, cioè, il permesso di soggiorno per potere rimanere in Italia. Il ragazzo è stato, pertanto, accompagnato, prima negli uffici del comando dei colleghi di Magenta per il fotosegnalamento e, successivamente, trasferito in Questura per le pratiche di espulsione dal nostro Paese. Da un ulteriore e approfondito accertamento si è, inoltre, saputo che quell’uomo aveva, già, a suo carico una precedente ordinanza di espulsione dal territorio, essendo, già, stato fermato a Legnano, qualche tempo fa. Quello dell’altro giorno è solamente un episodio che sottolinea l’importante attività che, quotidianamente, la Polizia locale di Magnago e Biente mette in campo. Costante è, infatti, il lavoro che il comandante William Viola ed i suoi agenti svolgono nella cittadina del Castanese e nella frazione, monitorando le aree centrali, così come le zone periferiche e, nel contempo, cercando di contrastare, prevenire e reprimere possibili situazioni che possono risultare dannose per la popolazione. Controlli che vanno dalla circolazione stradale, alle attività produttive, a fatti di microcriminalità fino, appunto, all’immigrazione clandestina.