Dai comuni piccoli con un solo agente della Polizia locale ai comandi con 28 unità. Firmato nelle score ore dai sindaci nella ex sala consiliare di Magenta il Patto locale per la Sicurezza.
Dai comuni piccoli con un solo agente della Polizia locale ai comandi con 28 unità. Tutti insieme per garantire più sicurezza. Il Patto locale, che riguarda i comuni del Magentino, Abbiatense e dell’asse della ex Statale 11, è stato firmato nelle scorse ore dai sindaci nella ex sala consiliare di Magenta. “Un percorso nato quasi dieci anni fa che ha dato ottimi risultati – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del comune capofila di Magenta Simone Gelli – ora abbiamo tre anni davanti per migliorare insieme”. La comandante della Polizia locale di Magenta Monica Porta ha aggiunto: “Non è un strumento che sostituisce i singoli comandi aggregandoli in una unica entità, ma si affianca e si mette a disposizione dei comandi stessi quale strumento di lavoro che crea valore per i cittadini e per gli stessi operatori”. Oggi si parla di sicurezza integrata e il patto locale ha anticipato i tempi. Polizie locale disomogenee per risorse e problematiche locali. “Ma la disomogeneità è la leva che spinge a lavorare insieme”, ha assicurato la comandante Porta. Sono state effettuate attività di controllo stradale sulle grandi arterie, controlli nei parchi, supporto viabilistico e altro ancora con il progetto Smart della Regione Lombardia. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale De Corato: “Ho visto e apprezzato quello che, a mio parere, è il modello lombardo. Che dovrebbe essere esportato in ognuno dei 1.500 comuni”. De Corato sta pensando al futuro e a come intervenire per migliorare le cose: “Ci muoveremo attraverso i bandi – ha detto – per dotare gli agenti di strumentazioni sempre migliori anche a tutela della loro incolumità. Per fare un esempio è in corso un bando per dotare alcuni comandi di droni. Strumenti che, in parecchi casi, si rivelano importanti. Ad esempio per il controllo degli scarichi abusivi. Ma pensiamo anche all’unificazione delle frequenze radio, alla sicurezza edilizia, ambientale e in molti altri settori”.