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Benedetta a 'difesa' dell'Inter

La cuggionese Benedetta Maroni, il cuore rossonero, ma il presente tra le fila dell'Inter Femminile. Una giovane promessa del calcio di 'casa nostra': gli inizi e il nerazzurro.

Nel cuore i colori rossoneri, sulla maglia, invece, quelli nerazzurri. Come è strano il destino (verrebbe quasi da dire), ma quando ci sono la passione, la volontà e, soprattutto, la grinta e l’impegno, beh... niente è impossibile. Lo sa bene la cuggionese Benedetta Maroni, un passato sui campi da calcio del nostro territorio, il presente tra le fila dell’Asd Femminile Inter. “E’ una grandissima emozione essere in una società così importante - racconta - Il mondo del pallone mi è sempre piaciuto, fin da bambina, e per questo oggi avere raggiunto un simile traguardo è qualcosa di unico ed eccezionale”. Di ruolo difensore (“Principalmente terzino - spiega - e in modo particolare a destra, anche se ho giocato pure come ala, attaccante e centrocampista”), la giovanissima promessa di ‘casa nostra’ ha cominciato ad avvicinarsi al mondo del pallone grazie al papà: “Lui mi ha trasmesso la passione; guardavamo, infatti, sempre le partite assieme e da lì ho cominciato ad amare questo sport - continua”. E, così, ecco che ben presto quel sogno e quel desiderio di provare è diventato realtà. “Non nego che, all’inizio, mia mamma non era tanto d’accordo, perché preferiva che continuassi a praticare nuoto e tennis (li riteneva discipline più complete), però, dopo qualche tempo, si è convinta e, una volta, entrata sul terreno di gioco non ho più smesso”. Tre anni, allora, alla Ticinia di Robecchetto (in una squadra maschile), fino a che, all’età di 11 anni, è arrivata la chiamata dell’Inter, dove è tutt’ora. “Devo ammettere che in principio sono rimasta sorpresa (io che tifo Milan, andare con i cugini - ride), non sapevo se accettare o meno, ma, parlando con i miei genitori, mi sono convinta. Era una grande occasione, che non potevo lasciarmi scappare e, adesso, ne sono orgogliosa”. Il presente, dunque, con la maglia nerazzurra, pur non nascondendo, comunque, chissà magari un giorno di poter giocare nella sua squadra del cuore, appunto i rossoneri. “Oppure all’estero: sarebbe un’altra straordinaria esperienza - conclude - Intanto, però, voglio vivere a pieno il momento, senza pensare a ciò che sarà, bensì a quello che è stato ed è. Ad esempio, abbiamo partecipato al torneo di Viareggio, un evento di livello internazionale che mi ha permesso di crescere ulteriormente. Purtroppo abbiamo perso la semifinale e siamo molto dispiaciute, anche se siamo contente di avere dimostrato il nostro valore in campo e non solo. Vabbé... concentriamoci, ora, sui prossimi appuntamenti, in particolar modo le finali scudetto a Coverciano (il 13 e 14 aprile), quindi due tornei, uno a Barcellona (dal 16 al 21 aprile) e uno a Zurigo, probabilmente, a fine maggio”. (di Paolo Moroni)

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