Castano dà l'ultimo saluto a Dino Crivelli, tra i fondatori della Castanese e un vero e proprio punto di riferimento per la città. Una figura simbolo ed un grande esempio.
Le parole, alla fine, sarebbero tante, tantissime, ma ce ne sono due che più di tutte risuonano forti e chiare "punto di riferimento". Sì, perché il Dino un punto di riferimento lo era, eccome! La vita intera dedicata alla famiglia, al lavoro ed alla 'sua' Castano, quel paese dove era nato e cresciuto e che aveva visto diventare città. La presenza costante e praticamente quotidiana, poi, là al campo sportivo di via Olimpiadi, la sua seconda casa, con i colori neroverdi tatuati sul cuore e sulla pelle (lui, tra i fondatori del Gruppo Sportivo Castanese, semplicemente la Castanese, nel lontano 1967, dove aveva ricoperti diversi ruoli: presidente, vice, consigliere, presidente onorario ed anche allenatore), fino all’impegno da amministratore locale. "Ciao Dino"... la voce oggi, allora, si mischia con la commozione e con le lacrime che dalle scorse ore hanno cominciato e non hanno mai smesso di scendere. Volato via per sempre il Dino (Crivelli), un vuoto grande, immenso quello che ha lasciato, però allo stesso tempo un ricordo che accompagnerà i castanesi da qui e per ogni giorno a venire. “Quando si dice un punto di riferimento, lui lo era per davvero – racconta l’attuale presidente della Castanese, Sergio Zucchi – Una persona che ha scritto pagine e pagine di storia della nostra società, un esempio e una guida. Una delle frasi che più di tutte ripeteva spesso e che mi ha accompagnato durante il mio periodo, prima da giocatore e, quindi, da dirigente, era “Facciamo i passi secondo la nostra gamba”.