L’omaggio di Piuarch alla foresta perduta. Dall’8 al 19 aprile prossimi, un’evocativa installazione sarà protagonista nel cortile dell'Università Statale di Milano.
Università Statale di Milano, Interni Human Spaces - In occasione della Milano Design Week 2019, Piuarch presenta 'La foresta dei violini': un’installazione, sponsorizzata da CityLife, pensata per rappresentare in un segno il valore dell’Abete Rosso di risonanza della Val di Fiemme. Due grandi tronchi di abete rosso emergono dal loggiato del Cortile d’Onore dell’Università: le radici sospese sul vuoto si affacciano a sbalzo dalla balaustra sulla corte, sorrette da un cavalletto architettonico realizzato in abete rosso lavorato. 'La foresta dei violini' è l'evocativa testimonianza della foresta perduta a seguito dell'ondata di maltempo dello scorso 30 ottobre che ha sconvolto un equilibrio secolare, abbattendo oltre 12 milioni di alberi lungo l’intero arco Alpino. La Foresta di Paneveggio in Val di Fiemme (TN), conosciuta anche come la 'Foresta di Stradivari', è stata uno dei luoghi colpiti dal disastro ambientale. Un luogo famoso per gli 'abeti rossi di risonanza' che vi crescono: alberi che danno vita a un legno dalle straordinarie caratteristiche, da sempre utilizzato per realizzare le casse armoniche dei violini e scelto da Stradivari per i suoi capolavori. 'La foresta dei violini' è l'evocativa testimonianza della foresta perduta, dell’assenza. Un omaggio ai territori, alle foreste, alla natura; alle culture che su quella natura hanno costruito dei mestieri; alla filiera del legno che nasce da quei territori; alle arti che hanno saputo fare di quei legni degli strumenti musicali e agli artisti che quegli strumenti suonano per restituire agli uomini emozioni in musica. Realizzata in legno grezzo, impiegando alberi spezzati e sradicati dal vento, 'La foresta dei violini' rappresenta un luogo di memorie attive, testimone della natura violata, dove l’architettura è appoggio e sostegno. 'La foresta dei violini' è un progetto dello studio di architettura Piuarch, sviluppato su concept progettuale di Nemo Monti e reso possibile grazie a CityLife, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e della Magnifica Comunità di Fiemme, che hanno provveduto alla fornitura del legno grezzo e lavorato.