La prossima domenica 28 febbraio la commemorazione a Castano Primo
“Nel nome dei governi e dei popoli delle Nazioni Unite (...) ringraziamo di aver combattuto il nemico sui campi di battaglia nei ranghi dei Patrioti, tra quegli uomini che hanno portato le armi per il trionfo della libertà. Col loro coraggio e la loro dedizione i Patrioti italiani hanno contribuito validamente alla liberazione dell’Italia e alla grande causa di tutti gli uomini liberi. Nell’Italia rinata i possessori di questo attestato saranno acclamati come Patrioti che hanno combattuto per l’onore e la libertà”. Così recitava il “Certificato al Patriota”, che veniva rilasciato dagli Alleati ai Partigiani combattenti. E così, oggi, la città di Castano Primo vuole rendere omaggio e onore a tre suoi concittadini che hanno sacrificato la loro vita per la Patria e per gli altri. Franco Griffanti, Franco e Antonio Noé saranno, infatti, ricordati, questa domenica (28 febbraio), in occasione della cerimonia di commemorazione dei Tre Martiri. Il programma prevede, alle 9, il ritrovo delle autorità, associazioni, scuole e cittadini, in Villa Rusconi, quindi, alle 9.15, si darà inizio al corteo che raggiungerà il Monumento alla Resistenza per una sosta. A seguire i presenti si trasferiranno al cimitero, per la Santa Messa presso la chiesetta del camposanto. Al termine deposizione di fiori al muro dell’eccidio e commemorazione. Ma chi sono Franco Griffanti, Franco e Antonio Noé? Era la sera del 24 febbraio 1945 quando rimase ucciso, in uno scontro a fuoco, un militare tedesco. Dai documenti trovatigli addosso i militi repubblichini risalirono al domicilio dove venne trovato vario materiale, tra cui i nomi dei partigiani castanesi appartenenti alla Brigata. Durante quella stessa notte un massiccio rastrellamento portò alla cattura di undici giovani che vennero portati in caserma e qui sottoposti ad estenuanti interrogatori e maltrattamenti, per poi, essere consegnati, la mattina seguente, alle SS di Gallarate. Il giorno esatto del terribile episodio che vide la morte dei tre giovani castanesi fu, però, il 26 febbraio del 1945. Trasportati a bordo di un camion dietro il muro di cinta del cimitero cittadino, Franco, Antonio e Franco vennero uccisi uno alla volta, mentre i superstiti furono trasferiti al campo di transito di Bolzano per essere, successivamente, mandati nei campi di sterminio nazisti. La liberazione del 25 aprile li sorprese, però, ancor prima di partire e così riuscirono a salvarsi. Per i giorni a seguire al camposanto castanese fu una processione interminabile di cittadini venuti per rendere onore ai tre giovani uccisi brutalmente, per aver amato la Patria e lottato per la libertà.