Un anno circa di differenza, ma la stessa (o quasi) identica situazione. Maggio 2018, per essere precisi, febbraio 2019, alla fine l'area attorno alla stazione ferroviaria di Turbigo sembra essere ancora in attesa di quei piccoli e semplici accorgimenti per quanto concerne la disabilità e le barriere architettoniche. Si è in attesa, insomma, perché, va detto, se qualcosa è stato fatto, in parallelo, però, c'è la necessità di mettere in campo altri interventi che andrebbero certamente a migliorare l'utilizzo di quelle zone appunto da parte delle persone diversamente abili. Più nello specifico, al centro delle attenzioni ci sono i posteggi: i due a fianco dello stabile, per esempio, uno dei quali realizzato a ridosso del parapetto di separazione dalla pista ciclopedonale (le misure, ci mancherebbe, possono pure essere a norma, non si discute questo, piuttosto è una questione di buon senso, considerando il fatto che una persona costretta sua una sedia a rotelle, arrivando come passeggero, avrebbe non poche difficoltà a scendere dall'auto); quindi, l'area di sosta alle spalle della stazione, dove gli altri due parcheggi, seppur appositamente indicati dalla segnaletica orizzontale, sono privi, invece, di quella verticale (c'è il palo, non il cartello).