La richiesta era arrivata dalla Prefettura: mappatura degli stabili abbandonati per prevenire e monitorare occupazioni abusive e consumo o spaccio di sostanze stupefacenti.
La richiesta era arrivata ad inizio mese direttamente dalla Prefettura di Milano e subito Turbigo aveva risposto presente. Quali e quanti sono quegli immobili abbandonati presenti sul territorio comunale che potrebbero essere appetibili di eventuali occupazioni abusive, ma anche utilizzabili per attività illegali o ancora che possano pregiudicare l’incolumità degli stessi frequentatori e dei cittadini? Serviva, insomma, una vero e proprio censimento (o mappatura, chiamatela come preferite) per avere così un quadro dettagliato e preciso della situazione e proprio in questa direzione, allora, si sono subito mossi, da una parte il comando di Polizia locale di Turbigo, dall’altra gli uffici Urbanistica ed Ecologia. Un lavoro a 360 gradi e in totale sinergia, dunque, al fine di mettere nero su bianco, al di là dello stabile in se stesso, pure ogni singola sua specificità e particolarità. “L’attività è praticamente conclusa, dal momento che i risultati andavano inviati tassativamente entro la fine di gennaio – spiega il comandante Fabrizio Rudoni – In totale i siti individuati (seppure a livello ipotetico, in quanto non necessariamente per fortuna debbono essere ricettacolo di illeciti) sono allo stato attuale una decina, dislocati in varie zone del paese. Adesso, il materiale verrà adeguatamente verificato e vagliato dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che avrà facoltà di intervenire sulle situazioni che riterrà particolari. Mentre da parte nostra, il prossimo step che abbiamo, peraltro, già attivato, sarà quello di contattare i proprietari (spesso, purtroppo, curatori fallimentari), per invitarli ad intervenire, mettendo in atto tutti gli interventi passivi atti ad impedire un’indebita intrusione da parte di estranei. Successivamente, si procederà all’emissione di apposite ordinanze che se non ottemperate seguiranno la via giudiziaria. Diciamo, comunque, che come comando partivamo avvantaggiati in merito alla richiesta che ci è pervenuta, visto che tra i servizi che svolgiamo in maniera regolare c’è appunto anche il monitoraggio degli immobili cosiddetti ‘sensibili’ e che possono diventare rifugio di senzatetto e di persone dedite al consumo di droga”. Almeno due o tre volte alla settimana e da tempo ormai, infatti, gli agenti controllano i diversi edifici dismessi e abbandonati, per constatarne proprio il loro stato. “In qualche caso abbiamo intercettato soggetti, in modo particolare in possesso di sostanze stupefacenti, che sono stati identificati, segnalati alla Prefettura e sottoposti al foglio di via obbligatorio – continua Rudoni – Voglio, in ultimo fare una considerazione: il lavoro svolto è la dimostrazione di come, se ci si muove in sinergia tra uffici comunali, i risultati sono certi e precisi. Oltre che ai responsabili dei vari servizi, permettetemi un ringraziamento al geometra Giorgio Calloni ed all’agente Marco Alagna, che si sono prestati in maniera meticolosa alla ricognizione ed ai rilievi topografici e fotografici necessari”.