"Grazie maestro!"

Dolore e lacrime per la scomparsa del maestro Filippo Villa. L'arte era la sua vita, tanti i ricordi che si susseguono tra i suoi allievi e le persone che l'hanno conosciuto.

“Ho un sacco di bei programmi, mi piacerebbe raccontarglieli di persona”. “D'accordo, maestro, più avanti fissiamo un appuntamento così facciamo due chiacchiere”. Questa è stata la mia ultima conversazione telefonica con Filippo Villa, ormai circa tre settimane fa, prima che un arresto cardiaco se lo portasse via. È successo nella notte tra l'11 e il 12 novembre: il maestro si è addormentato e non si è mai più risvegliato. Aveva appena compiuto 80 anni, un traguardo che i suoi alunni del corso d'orientamento artistico avevano deciso di omaggiare, con una grande festa a sorpresa in Sala Civica. Una festa di cui era rimasto molto contento: “Non me l'aspettavo, c'è stato anche un inframmezzo danzante, molto bello, sono riconoscente”, mi disse. Un'operazione alla gamba aveva apparentemente frenato le sue numerose attività, ma non l'aveva bloccato: “Stavamo programmando con lui la ripresa del corso – mi racconta Gianni Naggi, uno degli allievi del corso e portavoce del gruppo - Siamo profondamente addolorati per la perdita del nostro amato maestro. La sua memoria rimarrà viva in noi che abbiamo avuto il privilegio di poter godere della sua compagnia, della sua conoscenza e del suo sapere che generosamente e pazientemente metteva a nostra disposizione”. Ora il paese si stringe intorno al figlio Ennio e a tutta la famiglia, per consolarli ma anche per essere consolati, perché il Maestro Villa era un po' patrimonio di tutti, orgoglio e vanto buscatese in Italia e nel mondo. “Ci siamo commossi durante la festa a sorpresa per il suo ottantesimo compleanno, un momento di onore e gioia che resterà sempre nei nostri cuori e che siamo ancora più felici, col senno di poi, di aver organizzato. Continuerà a vivere in ognuno di noi, sempre”, prosegue Naggi. Con il ricordo della sua squisita gentilezza e bontà e soprattutto con la sua arte, immensa eredità che non andrà mai perduta. Grazie maestro!