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Robecchetto, Turbigo

Volontari puliscono il Parco

Diverse segnalazioni alle istituzioni ed agli enti, ma purtroppo nessuna risposta. Così l'associazione 'Natura e Avventura' e alcuni cittadini si sono attivati personalmente.

Il ritrovo è stato in località Padregnana. A guidare il gruppo l’associazione ‘Natura e Avventura’, realtà che si occupa di turismo equestre nel Parco del Ticino, e insieme alcuni cittadini del territorio, ma non solo, ed anche una guida. Il tempo, insomma, di organizzarsi e preparare guanti e sacchetti e, poi, si è andati… pronti a ripulire dai rifiuti abbandonati quelle zone boschive e periferiche purtroppo dimenticate da chi, invece, dovrebbe occuparsene. Sono tutti volontari, giovani, adulti e famiglie che hanno deciso di scendere in campo in prima persona, mettendoci appunto braccia, mani e tanta buona volontà, per un’area più bella e curata e per ribadire di nuovo che loro ci sono e ci saranno ancora (in fondo, è stato proprio questo il messaggio che fin dalle prime ore di domenica è risuonato tra Robecchetto con Induno e Turbigo; lo stesso che, comunque, si era levato già altre volte e che purtroppo, però, sembra essere rimasto inascoltato dalle varie istituzioni e dagli enti). “Sono ormai 5 anni che stiamo segnalando agli uffici comunali le situazioni, in particolar modo per quanto concerne i vari materiali pericolosi ritrovati – spiega Andrea Rigante, presidente di ‘Natura e Avventura’ – Però fino ad ora non è stato fatto nulla. Contemporaneamente, poi, abbiamo inviato anche le foto scattate da noi durante le uscite, ma non ci sono stati riscontri”. Da qui, allora, l’idea di fare qualcosa, come detto, in maniera autonoma e del tutto volontaria. “L’altro giorno – continua – ci siamo pertanto ritrovati nei pressi del ponte sul Naviglio ed abbiamo girato le zone per rimuovere l’immondizia che quotidianamente viene lasciati nei boschi e nella vegetazione. Non era la prima volta che organizzavamo simili iniziative e altre ne verranno portate avanti nel tempo. Voglio ringraziare le persone che hanno accolto il nostro invito e sono venute ad aiutarci, nella speranza che le istituzioni si facciano avanti e ci diano il loro sostegno. Il lavoro che abbiamo davanti è ancora tanto, ovvio che da soli non possiamo farlo, in quanto in alcuni punti gli interventi a ‘mani nude’ sono difficoltosi, vista pure la presenza di rifiuti pericolosi (batterie d’auto, lamiere, eternit, bidoni che potrebbero contenere liquidi inquinanti oppure solventi, ecc…). Servirebbe, dunque, la collaborazione delle Amministrazioni comunali e di coloro che si occupano delle gestione di quelle zone ed è proprio questo che stiamo chiedendo, nient’altro. Noi ci siamo e siamo a disposizione per creare una sinergia e muoverci tutti assieme, perché è così che i risultati sarebbero certamente maggiori”. Non solo la pulizia, però. “Già, abbiamo pensato di unire l’attività con la conoscenza più diretta dei luoghi – conclude Rigante – Perciò durante la giornata ci ha accompagnato nel percorso una guida turistica che, oltre ad darci una mano concreta, ci ha spiegato la storia, le particolarità ed alcune caratteristiche del Parco, dei boschi e delle campagne attraversate. Abbiamo una risorsa importante ed è nostro dovere tutelarla e salvaguardarla”.

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RIPULITE VARIE ZONE DAI RIFIUTI ABBANDONATI

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