Tutto sarebbe nato da un equivoco: il titolare dell'attività scambia un carabiniere in borghese per un rapinatore, il militare viceversa pensa che il titolare sia un malvivente.
Il nastro bianco e rosso a delimitare la stazione di servizio e attorno gli inquirenti al lavoro. Si stanno vagliando ogni singolo elemento e dettaglio per avere un quadro preciso di quanto accaduto. Nelle prossime ore, insomma, si potranno avere maggiori chiarimenti, ma intanto iniziano ad emergere i primi particolari della vicenda. E' successo oggi pomeriggio al benzinaio lungo la via Milano a Turbigo e da quello che si è saputo, negli attimi appena successivi, tutto sarebbe nato per un equivoco. IL titolare dell'attività, infatti, si trovava sul posto intento a ritirare la cassetta con i soldi del distributore automatico, quando nello stesso istante è sopraggiunto anche un carabinieri in borghese. Notato l'uomo armeggiare attorno alla colonnina, quindi, il militare dell'Arma ha pensato si trattasse di un malvivente e subito, allora, sarebbe sceso dal veicolo intimandogli di fermarsi. "Fermo, carabinieri", avrebbe detto, ma alla vista di quell'uomo con in mano una pistola, il benzinaio, convinto che l'altro a sua volta fosse un rapinatore, avrebbe messo la cassetta in macchina e sarebbe salito ingranando la marcia. Un attimo e dall'arma sono partiti due colpi, che sono finiti nella gomma posteriore della vettura del titolare della stazione di servizio, che spaventato da ciò che stava accadendo si è allontanato, chiamando immediatamente i carabinieri. Lo stesso ha fatto il militare in borghese, segnalando l'episodio ai colleghi. Sul posto, dunque, sono arrivati gli uomini dell'Arma del comando compagnia di Legnano che hanno dato avvio alle indagini ed ai rilievi, facendo così luce sull'intera vicenda.