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Cuggiono, Cultura, Storie

Il prof. Giampaolo Truffa

Ricordo di un professore e artista molto amato e apprezzato.

(VIDEO) Dipingeva nuvole Giampaolo Truffa negli ultimi tempi, una scelta di soggetto “venuta piano piano…” - come lui stesso racconta in un video pubblicato ad agosto. Prima dipingeva delle figure, molto semplificate, come delle nuvole, che però assumevano delle forme, riconoscibili. “Adesso invece faccio proprio dei cieli… con delle nuvole, a volte inserisco degli elementi che possono interagire e dialogare con queste nuvole”. Il professor, Giampaolo Truffa, nato a Pont Canavese, in provincia di Torino, nel 1947, sposato con Isabella, anche lei professoressa in pensione, viveva e lavorava a Cuggiono. Per diversi anni aveva insegnato ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Cuggiono ‘Educazione tecnica’, conducendo generazioni di giovanissimi in un vero e proprio viaggio nella conoscenza delle tecnologie, attraverso i materiali e le scoperte che hanno migliorato la vita dell’uomo. Raggiunta la pensione, oltre ai suoi amati giri in bicicletta, in cui a volte capitava di incontrarlo in paese, si dedicava alla sua vera passione, la pittura. Un artista di spessore: forse non tutti in paese conoscevano la qualità delle opere di quest’uomo mite e buono, sempre pacato e gentile, esposte in innumerevoli mostre ed esposizioni.

Improvvisamente Paolo Truffa, 70 anni, ci ha lasciati. Lo ricordiamo attraverso le parole di una presentazione dell’artista, ‘Il mondo a forma di nuvola’, a cura di Elena Pontiggia, ammirando le sue opere, dove fluttuano sospese come delle nuvole, in atmosfere enigmatiche e oniriche, con una valenza lirica del tutto personale, abbozzi di nuvole che accennano alle forme delle cose come cerchi di fumo, pura emozione del tornare a essere: “Truffa dipinge l’universo sotto forma di nuvola. Colora le sue figure di iridescenze affabili, così, con un lieve riverbero ai margini. E intanto varia lo sfondo del cielo, passando dalla commozione degli azzurri alle timidezze dei grigi, dagli stupori dei rosa alle malinconie dei verdi e dei viola. Perché il mondo appare all’artista in forma di nuvola? Probabilmente perché le nuvole sono cose ‘leggere e vaganti’”. Leggerezza, ma anche delicatezza, dove non c’è spazio per gli spigoli, per le punte acuminate, ma solo sporgenze inoffensive, geometrie non violente. “Non sono ammessi i materiali aggressivi, ma solo il galleggiare molle dei fiori di tarassaco, più noti come soffioni, il lievitare dolce della panna montata, il buon carattere della cera. È un mondo di ovatte e di ali di farfalla. Un mondo soave. Ma non tutto è così semplice… le nuvole si fanno e si disfano, sono apparizioni momentanee. Proprio come noi. Nel teatro luminoso di Truffa tutti gli attori recitano parti brevi. Purtroppo non sono previste repliche”. Truffa ora vive a qualche chilometro da terra e il suo punto di osservazione è siderale… tra nuvole candide e soffici, dove si respira un’aria serena, e il cielo è perfetto ed eterno, come in una delle sue tele.

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