“Per papà Inveruno era tutto, era la sua vita – ci racconta il figlio Marco – Mi sono accorto di quanto faceva e di quanto contava la sua presenza proprio in questi giorni in cui un intero paese si è stretto intorno a noi, in segno di riconoscenza".
“Quando una persona se ne va, fa sempre un po' male, ma quando ad andarsene è una persona buona fa male un po' di più”. Una frase utilizzata da Claudia, ma condivisa dalla cittadinanza di Inveruno, scritta nel gruppo “Sei di Inveruno se...” per salutare per l'ultima volta Pierluigi Ferrario, presidente dell'associazione “Amici del Fulö”, che si è spento improvvisamente all'età di 76 anni, lasciando nello sgomento la moglie Enrica, con la quale l'anno prossimo avrebbe festeggiato i 50 anni di matrimonio, i figli Daniela e Marco, e i nipoti Emanuele e Martina.
“Per papà Inveruno era tutto, era la sua vita – ci racconta il figlio Marco – Mi sono accorto di quanto faceva e di quanto contava la sua presenza proprio in questi giorni in cui un intero paese si è stretto intorno a noi, in segno di riconoscenza. Era un uomo buono, pieno di ingegno e lungimiranza: sul lavoro è partito da zero e nel 1966 con il fratello ha fondato la Carrozzeria F.lli Ferrario, che ora sto portando avanti io. Lo stesso ha fatto con la sua associazione onlus “Amici del Fulö”, con la quale organizzava eventi per raccogliere fondi da destinare in beneficenza. Come papà e come cittadino, ha insegnato tanto a tanti: era un maestro di vita”.
“La nostra associazione esiste da 26 anni – racconta Luca Cauzzo – Le nostre principali attività sono le castagnate durante la festa della patrona Santa Teresa e durante la fiera di San Martino e la slitta di Babbo Natale. Insieme ad altre associazioni, ci occupiamo di dar vita al meraviglioso presepe che molti paesi ci invidiano. Ecco, tutto questo era per merito di Pierluigi: aveva una visione del bene e della bellezza rari oggigiorno, un dono. Era una persona discreta, ma sempre prodigo di consigli e non si tirava mai indietro, anzi spesso prendeva l'iniziativa e faceva da solo ciò che aveva in mente. Per esempio, ricordate la casetta di Babbo Natale dello scorso anno in Piazza Crocifisso? Ecco, la bellissima slitta rossa lì vicino era stata un'intuizione, nata dal suo ingegno e dalle sue mani”.
Commosso e riconoscente anche il Sindaco Sara Bettinelli: “Ha allietato tanti bei momenti del nostro paese. Oltre a essere un imprenditore eccezionale, ha saputo anche lavorare per il bene della comunità nel silenzio, creando tanti momenti di aggregazione e preservando le nostre belle tradizioni. A lui va il mio grazie sincero, sicura che i suoi insegnamenti e la sua eredità non andranno perduti, ma verranno portati avanti da chi l'ha stimato e apprezzato in vita”.
(nella foto, Pierluigi Ferrario, al centro con il premio FOM ritirato con orgoglio per il miglior presepe nella categoria 'comunità' per il Natale 2017 della Diocesi di Milano)