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Inchieste, Territorio, Milano

La sicurezza delle 'nostre' autostrade

Siamo stati al C.O.P.S. (Centro Operativo della Polizia Stradale) lungo l'A4 a Novate Milanese. Un impegno a 360 gradi quello messo in campo dagli operatori della Polstrada.

I monitor accesi 24 ore su 24 e sugli schermi le immagini del traffico che si muove da una parte all’altra. Siamo al C.O.P.S. (il Centro Operativo della Polizia Stradale) lungo l’A4 (più precisamente a Novate Milanese); è qui che si coordina tutta l’attività della Polstrada lungo alcune delle principali autostrade della nostra Regione e del nostro Paese. Un impegno a 360 gradi quello messo in campo dagli operatori: controlli, prevenzione, monitoraggio, sensibilizzazione, servizi mirati di verifica e accertamento, fino agli interventi per eventuali situazioni di criticità e pericolo che coinvolgono gli utenti in transito. L’attenzione, insomma, è massima e il lavoro, praticamente ogni giorno, davvero tanto. “Più nello specifico, il C.O.P.S. è una centrale operativa dipendente dal compartimento della Polizia stradale dalla Lombardia e, come detto, opera h24 – spiega il commissario capo della Polstrada, Marina La Mura – Importante sottolineare, inoltre, come la vicinanza fisica tra la nostra sala e quella di Autostrade per l’Italia permette e favorisce uno scambio immediato di informazioni in modo da garantire l’efficienza di tutti i servizi posti in essere”. Il compito principale, poi, è quello di gestire e coordinare le varie pattuglie presenti sulle ‘nostre’ strade, programmando dunque le singole attività. “In totale – continua La Mura – ne abbiamo oltre 100 al giorno, ognuna delle quali ha un tratto di competenza di circa 40 – 50 chilometri, con i tempi di intervento che sono abbastanza brevi, ossia si arriva sul punto esatto dell’evento critico al massimo entro 5 – 10 minuti dalla chiamata della sala operativa. Entrando nel dettaglio, il collegamento tra gli uffici ed il personale esterno avviene tramite canali radio, però è bene ricordare che anche l’utenza può contattare la centrale operativa componendo il numero unico di emergenza (NUE), attivo 24 ore su 24”. Se, allora, la vigilanza stradale è certamente un tassello significativo, non da meno sono in parallelo una serie di altre azioni di prevenzione e repressione. “Ad esempio c’è l’attività di regolazione del traffico, ancora il soccorso vero e proprio oppure la rilevazione degli incidenti – ribadisce il commissario capo – Senza dimenticare le iniziative che, periodicamente, portiamo avanti per ciò che concerne la sensibilizzazione al rispetto delle norme del codice della strada e gli accertamenti in merito all’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti”. Chi si mette alla guida, dunque: quali consigli potete dare per spostarsi e muoversi in sicurezza? “Innanzitutto, consultare l’itinerario che si intende percorrere, per valutare se la tratta risulta essere libera o trafficata – conclude – Quindi verificare che i documenti di viaggio siano regolari (patente, carta di circolazione e certificato di copertura assicurativa) e non intraprendere un viaggio stanchi oppure dopo avere consumato dei pasti abbondanti ed ingerito alcol. Ancora, utilizzare sempre le cinture di sicurezza (guidatore e passeggeri, pure nei sedili posteriori), i sistemi di ritenuta per i bambini e il casco (bene allacciato) per i motociclisti. Non usare il cellulare mentre si è al volante (evitare in modo particolare la messaggistica - whatsapp e tutto ciò che riguarda i social; il telefono si può adoperare, ma con gli auricolari o con il bluetooth), così come le cuffie sonore per ascoltare la musica; fino al rispetto dei limiti di velocità o comunque adeguare la stessa in base alle situazioni critiche con le quali ci si può imbattere durante il viaggio, tenere la distanza di sicurezza e usare prudenza durante le manovre di sorpasso. Infine, in caso di avaria del veicolo, è necessario seguire un particolare iter, ovvero mettere il mezzo in corsia di emergenza oppure in un’area di sosta laddove è possibile, contemporaneamente azionare gli indicatori di direzione (per intenderci, le ‘quattro frecce’), posizionare il triangolo di emergenza ad una distanza di circa 100 metri e scendendo dal veicolo indossare il giubbotto catarifrangente, aspettando l’arrivo dei soccorsi in condizioni di massima sicurezza. Tutti i consigli sono, comunque, facilmente consultabili sul sito della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) alla voce documenti nella sezione relativa alla viabilità italia, dove c’è un vademecum redatto proprio dagli operatori della Polizia stradale che è possibile visionare e stampare”.

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L'ATTIVITA' DEL C.O.P.S (CENTRO OPERATIVO POLIZIA STRADALE)

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