Probabilmente, le punture di zanzare costituiscono una delle insidie più fastidiose della stagione estiva. Antichi rimedi e soluzioni moderne: ecco, allora, come intervenire.
Probabilmente, le punture di zanzare costituiscono una delle insidie più fastidiose della stagione estiva. Nel nostro Paese, le zanzare “comuni”, ghiotte di sangue umano, mordono lo strato più superficiale della pelle, arrecando un danno che, seppur effimero e fugace, si traduce in un irrefrenabile necessità di grattarsi. Nella zona colpita, la pelle appare altamente pruriginosa perché la puntura di zanzara favorisce il rilascio di istamina, un potente mediatore chimico coinvolto in fenomeni allergici ed infiammatori. A sua volta, l’istamina incoraggia la dilatazione dei piccoli vasi ematici appena sottostanti la pelle: ne consegue un arrossamento evidente ed un caratteristico pomfo da puntura di zanzara. Ma in caso di puntura, cosa fare? Si consiglia di applicare del ghiaccio (avvolto in un panno morbido), l’effetto vasocostrittore del freddo ha effetto calmante; esercitare una leggera pressione con la punta dell’unghia; applicare una crema a base di cloruro di alluminio oppure strofinare un pezzo di allume di rocca inumidito.