Ci sono vite che non è facile ridurre ad un numero determinato di eventi, esperienze, azioni compiute. Non sono vite che, una volta raccontate, possono regalare un quadro esauriente della persona che quella vita l’ha vissuta, la sta vivendo. L’unico modo per rendersi conto della loro straordinarietà è incontrare queste persone, guardarle e conoscerle, parlarci e lasciarsi affascinare. Parliamo di Massimo Garavaglia, vice ministro dell’Economia. Massimo Garavaglia nasce a Cuggiono l’8 Aprile del 1968, terzo di quattro figli, da papà Giovanni, operaio, e mamma Teresina, casalinga. Fin da piccolo mostra un carattere docile e allo stesso tempo inquieto, di quella inquietudine che vuole sapere, conoscere, agire. E’ infatti pieno di interessi, non si ferma davanti a nulla. Il suo sguardo lo porta, grazie al tenace sostegno della mamma Teresina, al liceo scientifico ‘Donato Bramante’ di Magenta dove fa le prime, determinanti, conoscenze delle sua vita e inizia a dedicarsi allo studio. Di questi anni il sostegno e l’amicizia con Don Tiziano, all’epoca coadiutore a Marcallo, una di quelle persone che diventa fondamentale per la sua vita. Dalla sua sensibilità per la sofferenza altrui e dalla spinta del Don Tiziano, l’esperienza del Cottolengo, volontario nel reparto degli ospiti più gravi. Più piacevoli invece le vacanze in montagna con l’oratorio insieme ai bambini più piccoli con la funzione, diremmo oggi, di animatore. Sempre da questa stessa radice, forte e profonda, i tanti anni da donatore AVIS. In questi anni si trasferisce a dormire dalla nonna Maria, rimasta sola, che insieme alla mamma Teresina sosterrà sempre con grande forza e sacrificio i suoi studi pur sopportando hobbies e svaghi. Al Liceo conosce Marina, che diventerà poi sua moglie. Cinque anni in classe assieme, nel quale imparano a conoscersi e a condividere lotte, ma soprattutto a sostenersi a vicenda. Sono anni bellissimi, ricordati sempre con affetto, vissuti intensamente con grandi amicizie che ancor oggi restano salde. Frequenta l’Università Bocconi laureandosi in Economia Aziendale, la scelta accademica porta con sé anche precise responsabilità: per aiutare i genitori a pagare la retta farà il cameriere e il muratore. Ancora una volta, tutti questi impegni vengo affrontati con un atteggiamento positivo e ottimista, ereditato dalla madre e proprio della sua personalità. Un’altra sua caratteristica che risalta durante questi anni è la tenacia e l’incapacità di arrendersi: il suo motto è chiaro: “tra il dire e il fare gh’è el mètes à drèe”. Sono anche gli anni in cui nasce la Lega Lombarda. Massimo ne è subito affascinato, sente sua l’esigenza di valorizzare le entità locali e di difendere e promuovere la realtà in cui vive. Nella Lega vede una possibilità diversa di fare politica, di stare assieme, ma soprattutto di lavorare per il proprio Comune, Marcallo con Casone, subito al centro dei suoi pensieri. Nel ’93 arriva il primo, grande, successo: viene aperta la sezione della Lega a Marcallo con Casone, dando il la a quel processo di impegno per il suo amato Comune che lo porterà a diventare Sindaco. Insieme a università e politica le passioni: nel 1987 insieme ad altri amici alla birreria ‘Il Palo’ di Vittuone, tra una battuta e l’altra, nasce l’idea di fondare i ‘Gamba de Legn’. Massimo è, ovviamente, alla batteria. Il periodo dell’università e quello immediatamente successivo sono contraddistinti anche da altre esperienze significative: il volontariato nelle zone devastate dalla guerra. Tra il ’91 e il ’95 è la volta della Jugoslavia. La destinazione è Mostar, in Bosnia. Ha anche l’occasione di visitare nuovamente Medjugorje, luogo in cui è stato con Don Tiziano nei primi anni ottanta e che gli è rimasto nel cuore. L’obiettivo è portare beni di prima necessità alle persone che hanno perso tutto a causa della guerra, e viene raggiunto con successo. Viaggia, accompagnato da Marina, anche in Albania, due campi di lavoro organizzati dalla Caritas, nel ’93 e nel ’95, dopo la caduta del regime di Enver Hoxha (Ogia) nel 1992. Dello stesso periodo è l’alluvione ad Alessandria con l’esondazione del Tanaro. Non solo, insomma, l’estero, ma anche il territorio a noi limitrofo: anche questa volta, Massimo e Marina, sempre insieme ad amici, vanno a dare una mano, spalando fango con ad altri volontari. Nell’Aprile del 1994, la mamma Teresina si ammala. Massimo decide di sposarsi, e a ottobre porta all’altare Marina. Un amore iniziato tra i banchi del liceo, proseguito tra le tante esperienze condivise, dal volontariato alla politica, e che dura ancora oggi. Nei primi anni ’90 inizia anche a lavorare stabilmente: insegna matematica e finanza al centro di formazione professionale Canossa di Cuggiono. Parallelamente, prosegue l’impegno politico con la presentazione di una lista per le elezioni amministrative del 1995. Ma la grande svolta avviene nel 1999. La Lega Nord si presenta con un programma ben strutturato e chiaro alle nuove elezioni amministrative, e stravince. Il Sindaco è lui. Marcallo con Casone, agli occhi di Massimo, non è mai stato semplicemente il suo paese di residenza, ma un luogo fatto di storia e di condivisione. Impossibile quindi pensare ad una politica di governo asettica, tecnica; la parola che sta al centro del suo fare è 'cura'. Amministrare per lui è proprio, come il latino ci insegna, “servire”, nel senso puro di mettersi al servizio dei propri cittadini. Nel febbraio del 2000, diventa papà di Martina. I risultati, per i cittadini di Marcallo, sono stati presto visibili: da piccolo paesello, un po’ anonimo, vicino ad altri centri più grandi e importanti, il Comune si è velocemente sviluppato, non solo abbracciando le nuove tecnologie e attraverso proposte innovative, ma anche riscoprendo la sua storia e le sue tradizioni popolari. Grazie poi alle sue competenze professionali (nello stesso periodo, infatti, inizia a lavorare nel controllo di gestione per una ditta di Cerano), innova profondamente il piccolo Comune lombardo. Frequenta corsi di approfondimento in Bocconi e si specializza in diversi ambiti – come quello dell’efficientamento energetico divenendo Energy manager dell’Enea. In questi anni arriva anche la secondogenita Alessandra. Le elezioni del 2004 premiano il lavoro svolto: Massimo viene riconfermato Sindaco, con ampio consenso, per un secondo mandato. Marcallo con Casone è una città che si sta trasformando: se durante il primo mandato molti lavori e opere sono stati progettati e iniziati, nel secondo giungono a completamento. Sono stati, questi, anche i suoi ultimi anni da Sindaco: quest’esperienza politica rimane, nella sua memoria, come la più bella fra tutte. Consegue la seconda laurea in Scienze politiche con una tesi sul futuro delle aree metropolitane. Nel 2006, viene eletto alla Camera dei Deputati, ovviamente per la Lega Nord, due anni dopo viene eletto al Senato – il senatore più giovane della storia della Repubblica Italiana. Nonostante la sua preparazione in ambito economico e finanziario, Massimo si occupa dei temi più svariati. Tra tanti ricordiamo l’impegno per favorire la qualità della vita delle persone non autosufficienti, l’istituzione di un fondo per l’autonomia delle persone disabili, per citarne solo una piccola parte. Viene nominato Vice Presidente della Commissione Bilancio in Senato, lavorando con Giancarlo Giorgetti, Presidente dell’analoga commissione alla Camera, con il quale instaura un rapporto di profonda amicizia e collaborazione. Nel 2013 Massimo lascia il Senato e diventa Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia, oggi eletto deputato al Parlamento lo vediamo viceministro, ma lo incontriamo anche nei nostri paesi quando non è a Roma perché è sempre vicino al suo territorio. Come ha festeggiato la sua nomina? Con una cena in famiglia e poi al lavoro, oggi più che mai abbiamo bisogno delle sue competenze e del suo sguardo lucido sui bisogni della gente comune dalla quale non si è mai allontanato.
Ma il suo percorso non si è certo fermato, anzi... insieme a Giancarlo Giorgetti è tra i rappresentanti più governativi e del 'fare' all'interno della Lega, capace di comprendere il tessuto imprenditoriale e i bisogni dei cittadini. Dopo l'esperienza di viceministro ora un nuovo tassello, con il Governo Draghi: Ministro del Turismo. Siamo certi che saprà valorizzarlo e rilanciarlo, per le sfide post Covid, anche verso l'estero.