Busto Arsizio ricorda la deportazione della “Comerio Ercole”
E' in programma sabato 30 gennaio la commemorazione del 66° anniversario della deportazione della commissione interna della ditta "Comerio Ercole" di Busto Arsizio.
Come si ricorderà, il 10 gennaio 1944 alcuni lavoratori della ditta Comerio, Vittorio Arconti, Arturo Cucchetti, Ambrogio Gallazzi, Alvise Mazzon, Giacomo Biancini, Guglielmo Toia e Melchiorre Comerio, colpevoli di aver fomentato uno sciopero, vennero arrestati.
Solo Comerio, fratello del titolare della ditta, venne rilasciato, gli altri furono deportati nel campo di sterminio di Mauthausen. Arconti, Gallazzi e Cucchetti non fecero ritorno a casa. Mazzon morì qualche mese dopo la fine del conflitto per gli stenti subiti nel campo.
La manifestazione ricorderà anche i lavoratori della Comerio che hanno perso la vita per la Libertà, i partigiani Giovanni Ballarati, Luigi Caimi, Rodolfo Mara, Bruno Raimondi e Mario Vago.
La cerimonia prenderà il via alle 16.30 al parco di via Magenta angolo via Espinasse (dove un tempo sorgeva la Comerio) con un momento di raccoglimento e deposizione di corone davanti alla lapide commemorativa che riporta i nove nomi delle vittime.
Ci si sposterà poi al museo del Tessile, dove alle 17.00 interverranno il rappresentante sindacale delle RSU della Comerio, il sindaco Gigi Farioli e l'oratore ufficiale, prof. Mauro Begozzi, direttore Istituto Storico della Resistenza "Piero Fornaia" di Novara.
Chiuderà la manifestazione una s. messa in programma alle 18.30 nella chiesa di San Michele Arcangelo.