Potremo entrare in silenzio nella vita di Vincent, scoprendo nel segreto questo straordinario personaggio, attraverso immagini, parole, musica, grazie al nuovo documentario 'Van Gogh – Tra il grano e il cielo'
L'antiquario Goupil, presso il quale lavora per qualche tempo, non è soddisfatto di lui: antepone agli interessi commerciali il loro valore artistico. Anche come insegnante in Inghilterra fallisce, perché gli vengono chieste cose estranee alla professione pedagogica. Non ha maggior fortuna nella teologia: gli studi accademici lo allontanano dalla sua vocazione, che è quella di diffondere il Vangelo tra gli uomini. Infine, diventa “evangelista” ed assistente volontario tra i minatori del Borinage, ma deperisce a tal punto che il padre lo costringe a tornare a casa. Aveva 26 anni.
E a quel tempo: “Mi sono detto: ...riprenderò la matita, mi rimetterò a disegnare, e da allora mi sembra sia tutto cambiato per me”.
Soffrì molto per la mancanza di amore (si innamora di una giovane vedova e si vede respinto, come dal suo primo amore, poi accoglie per un certo periodo una poveretta mal ridotta e incinta) e di amicizia (come le incomprensioni con il collega Paul Gauguin). Tendeva a isolarsi, ma ne era sempre alla ricerca.
Iniziò a dipingere a 27 anni e morì a 37 anni: in questi pochi anni realizzò più di 900 dipinti (e 1100 disegni), in media, due a settimana; ma ne vendette uno solo in vita. Realizzò in soli dieci anni alcuni fra i capolavori più famosi dell'arte moderna, ma le persone della sua epoca non riuscirono a capire il suo genio e la sua personalità fuori dalla norma.
Questo scriveva di sé Vincent Van Gogh, in una delle 900 lettere al fratello Theo, da sempre interlocutore privilegiato dell'artista, nonché il primo a riconoscerne la grandezza, attraverso le quali il pittore si sentiva libero di esprimere le sue emozioni, fragilità e riflessioni e da cui oggi possiamo capire in parte la sua arte e la sua psiche tormentata.
Potremo avvalerci di un nuovo sguardo, attraverso il lascito della più grande collezionista privata di opere del pittore olandese: Helene Kröller-Müller, che ai primi del Novecento giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni, accomunati dalla stessa ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi.
Potremo addentrarci nelle opere più celebri, caratterizzate da un'esplosione di colori, da una tensione verso l'assoluto, sempre in bilico tra momenti di perfetta lucidità e ricorrenti crisi per disturbi psichici.
Amava la realtà e la sentiva tutta, nel profondo, con una sensibilità non comune, percependola come amplificata, nel bene e nel male. Dopo averla raccontata gioiosamente, le ultime opere mostrano chiaramente il tentativo di esprimere la tristezza e una scia di immensa solitudine. I corvi si stagliano nel blu tormentato del cielo e incombono minacciosi sul buon grano maturo. Era il 27 luglio 1890 e un colpo di pistola lo avrebbe portato alla morte, due giorni dopo.
Così termina la vita breve, e tormentata, di un artista tra i più conosciuti al mondo, insieme a Leonardo Da Vinci. Le sue opere sono le più riprodotte, universalmente amate e riconosciute. Eppure Vincent rimane un mistero, che ci affascina... e le sue opere sempre ci incantano e non smettono di farci sognare.
La colonna sonora di 'Van Gogh - tra il grano e il cielo' firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino
Il trailer del film