Massimiliano Bertini, da quando ha cominciato qualche tempo fa, ha già preso parte a diverse gare. La prossima settimana si va di nuovo: c'è la '100 Miles of Istria'.
La natura tutta attorno, i sali scendi, le montagne, i tratti sterrati, ecc... La parole d’ordine, alla fine, è solo e soltanto una, resistenza: fisica, certo, ma anche e soprattutto mentale. E di resistenza il castanese Massimiliano Bertini ne ha davvero da vendere. Trail o Ultra Trail... che passione, perchè da quando ha cominciato ormai qualche tempo fa, non c’è anno che passi senza che sia alla partenza di questa o quella gara. L’elenco delle partecipazioni si allunga sempre di più, insomma, e tra pochi giorni si arricchirà di un nuovo evento. Si va, allora: l’appuntamento, stavolta, è con la ‘100 Miles of Istria’, ultratrail di circa 170 chilometri con circa 7 mila metri di dislivello positivo, inserito nella coppa trail mondiale (Ultra Trail World Tour). “Un’ulteriore esperienza che, come è accaduto per tutte le altre, entrerà di diritto nell’album dei miei ricordi personali - commenta lo stesso Massimiliano - Si tratta di una competizione significativa sotto ogni aspetto e punto di vista; in modo particolare sarà l’occasione per continuare a mettermi in gioco con me stesso e con le mie capacità fisiche e mentali. Perchè, al di là di un buon allenamento (importante per formare e preparare il corpo), è necessario avere resistenza mentale, sapere, dunque, controllare il proprio cervello e le emozioni per far fronte ai momenti di cedimento che, state sicuri, in una corsa di questo tipo (strutturata su ore ed ore di gara e su ambienti naturali di vario tipo), ci sono eccome!”. Ma chi si ferma è perduto, per usare il vecchio detto, e allora via dritti verso la meta. “Partirò giovedì prossimo - continua - Mentre lo start ufficiale è previsto per le 17 di venerdì 6 aprile: sarò con un gruppetto di altri atleti e abbiamo messo in previsione di riuscire a portare a termine il percorso entro l’orario di cena del sabato”. Davanti, dunque, ci saranno 170 chilometri, com’è la marcia di avvicinamento ad un appuntamento del genere? “Ognuno sceglie il metodo di lavoro in base alle proprie caratteristiche - spiega il castanese - Per quanto mi riguarda, combinando la mia professione con la famiglia, riesco ad allenarmi almeno 5 giorni alla settimana. Il programma, poi, prevede una parte dedicata alla palestra, una alla bicicletta (ho inserito pure lo yoga) e quindi c’è la corsa vera e propria in piano (nella nostra zona) e in montagna. Come detto, il resto lo fanno la mente e il saper distribuire la fatica e controllare gli eventuali cedimenti”.