Quali sono le caratteristiche di una casa “passiva”? A queste domande è stata data una risposta mercoledì 7 marzo.
Che cos’è lo standard Passivhaus? Quali sono le caratteristiche di una casa “passiva”? A queste domande è stata data una risposta mercoledì 7 marzo nell’incontro svolto nella sala consiliare del comune di Cuggiono, organizzato dall’Ecoistituto della Valle del Ticino, insieme a RV Consulting +Design, e patrocinato dall’amministrazione comunale. Il relatore Ing. Roberto Viazzo ha inizialmente precisato che Cuggiono è da considerare come un comune “virtuoso”, avendo al momento due edifici privati che seguono lo standard Passivhaus.
Le abitazioni ad alto comfort abitativo, con ridotti consumi energetici e senza impianti tradizionali, sono diffuse soprattutto in Scandinavia, Germania, Austria e Olanda. Negli ultimi due decenni anche il nord Italia, specialmente il Trentino Alto Adige, ha visto crescere il numero di case “passive”; d’altra parte, il principale materiale di costruzione, il legno (la fibra di legno è un ottimo isolante), è diffuso nell’Europa settentrionale. La sfida maggiore consiste nel ristrutturare, secondo lo standard Passivahus, gli edifici in laterizio, comuni in Italia. Eppure anche in questi casi, con una serie di accorgimenti tecnici e un attento controllo, è possibile rispettare tutti i requisiti richiesti. In primo luogo, occorre progettare o adattare minuziosamente l’involucro ed eliminare i ponti termici presenti; solo in una fase successiva l’attenzione si sposta sugli impianti non convenzionali: «Partiamo dalla struttura, mai dall’impianto», spiega Viazzo «Cerchiamo sempre di ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici e puntiamo a garantire, in primo luogo, il comfort di chi abita, mantenendo una temperatura costante in tutta la casa». L’impianto principale in una Passivhaus è il VMC (ventilazione meccanica controllata), che permette un costante ricambio d’aria tra l’ambiente interno e quello esterno. Oltre a mantenere un microclima salubre senza aprire porte o finestre, appositi filtri catturano le sostanze nocive.
La conferenza, concepita come un momento di formazione per la cittadinanza e per gli operatori più “tecnici”, ha illustrato i benefici dello standard Passivhaus anche per gli edifici già esistenti, ma da riqualificare.
(Si ringrazia per le immagini Francesco Maria Bienati e la redazione di Corriere Alto Milanese)
Il video di Gabriele Calcaterra: