Una notizia che aveva del 'clamoroso' ma che avrebbe potuto aprire degli scenari completamente nuovi per la politica locale: grazie al gioco dei 'ripescaggi' Lucrezia Mantovani era a un passo dalla Camera.
Ma cerchiamo di capire meglio. Dopo il 'blocco' di Forza Italia alla candidatura di Mario Mantovani con il gruppo di Silvio Berlusconi, ecco il passaggio dell'ex sindaco di Arconate e di molti suoi fedelissimi verso Fratelli di Italia. Tra le persone a sostegno del partito della Meloni, anche la figlia Lucrezia è stata candidata alla Camera nel collegio Lombardia 1 circoscrizione 4. In questa sezione non è stata eletta, perché il suo partito, Fratelli d’Italia, ha avuto un risultato percentualmente basso e non ha ottenuto nessun parlamentare. Ma Lucrezia Mantovani era candidata anche in un altro collegio plurinominale (Lombardia 3 circoscrizione 2), dove Fratelli d’Italia ha eletto il capolista Guido Crosetto. Quest’ultimo però, piemontese d’origine, correva pure in un collegio piemontese, quello di Torino, dove il partito di Giorgia Meloni è riuscito a ottenere un parlamentare. Se Crosetto sarà proclamato nel collegio torinese, allora Lucrezia Mantovani poteva essere eletta alla Camera dei Deputati.
AGGIORNAMENTO: La conferma invece è sfumata ben presto. Sono circa un 100 di voti (di cui alcune schede contestate) quelli che mancherebbero a Lucrezia Mantovani di accedere alla Camera dei Deputati.
Il commento di Mario Mantovani sulla sua pagina Facebook: "Care amiche ed amici, a conclusione dei conteggi previsti da questa legge elettorale -che chiamerei truffa visto e considerato che dopo aver votato non sappiamo chi ci governerà- Lucrezia Mantovani per qualche centinaia di voti non entra in Parlamento. Anche sulle preferenze per Giuliana Soldadino –classificatasi purtroppo solo terza- stiamo registrando notevoli errori, per non parlare di brogli, che stanno emergendo. Sapevamo che la battaglia sarebbe stata difficile, ma le cose difficili non ci hanno mai spaventato. Andiamo avanti, forza e coraggio!"