I consiglieri di minoranza rinunciano al gettone di presenza a favore del finanziamento degli istituti scolastici. E' quanto ratificata con una lettera firmata dalle opposizioni.
I consiglieri di minoranza rinunciano al gettone di presenza a favore del finanziamento degli istituti scolastici: è quanto è stato ratificato con una lettera formale firmata dai rappresentanti dell’opposizione e indirizzata al sindaco Fabio Merlotti e alla sua giunta. Come è risaputo, la legge prevede una piccola indennità ai consiglieri comunali per la loro partecipazione a Consigli e Commissioni: questa è una cifra simbolica calcolata nel rispetto del principio di ‘invarianza di spesa’. Ecco allora che Valeriano Ottolini di ‘Obiettivo Comune’, Franca Colombo di ‘Insieme per Buscate’, Monica De Bernardi e Matteo Merenda di ‘Buscate Possibile’ hanno deciso di rinunciarvi per il quinquennio 2016/2021, destinando la cifra totale a favore delle scuole di Buscate e chiedendo anche ai consiglieri di maggioranza di fare lo stesso. Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino Fabio Merlotti: “I gettoni di presenza sono veramente ‘simbolici’, circa 80 euro/anno a consigliere. Personalmente non ho nulla in contrario a che un consigliere vi rinunci, ma certamente ritengo che la cosa abbia molto di ‘propagandistico’ e molto poco di concreto. Credo che tutti abbiamo la responsabilità di ridare fiducia alla gente circa il fatto che la politica si possa fare seriamente e in modo produttivo, e questo si fa lavorando con onestà (cosa che cerchiamo di fare ogni giorno), non certo rafforzando idee populiste. Dal politico ci si deve attendere che onori al meglio il suo mandato e si meriti quanto percepisce (somme ridicole, a livello comunale), il resto credo vada nella direzione opposta, cioè quella di togliere dignità a un ruolo che invece, con l’esempio di molti bravi e onesti, deve essere riaccreditato”.