Barbara Contini è non vedente, ma questo non le ha impedito di diventare una campionessa di tiro con l'arco. Nelle scorse settimane ha vinto il suo terzo titolo italiano.
"Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile”. Ma Barbara ha fatto molto di più. Quando la forza di volontà, l’impegno e la determinazione sono più forti di tutto e di tutti. Quando la disabilità diventa un’occasione e un’opportunità. E allora chiamatela campionessa. Anzi, tricampionessa. Non c’è due senza tre, volendo usare quel vecchio detto, perché dopo i primi due successi negli scorsi anni, ecco che adesso è arrivato anche il terzo titolo italiano. Basta, insomma, metterle in mano un arco che la 41enne originaria di Robecco sul Naviglio ed oggi trasferitasi a Milano è come se dimenticasse in quei momenti di essere non vedente. “Già, sono cieca, però questo non mi ha impedito di ottenere simili risultati – racconta la stessa Barbara Contini – Io sono convinta, infatti, che la maggior parte delle volte le barriere più grandi sono principalmente nella nostra testa; basta crederci, basta volerlo e si riescono a superare”. Il tiro con l’arco, dunque: la sua medicina migliore. “E’ cominciato tutto quasi per caso – continua – Volevo praticare uno sport, così mi sono recata all’istituto dei ciechi per capire quale disciplina potesse essere adatta ad una persona nelle mie condizioni e da quegli istanti questa attività sportiva