Una piccola grande campionessa

La storia della giovanissima Samanta

Samanta è una ragazza come le altre. Vive ad Arconate, dove si trova benissimo, ‘va forte’ a scuola e ancora più forte nello sport. Domenica 17 i commissari tecnici della nazionale italiana di Triathlon l’hanno incontrata insieme alla sua squadra a Busto Arsizio per visionarla. Allora Samanta, com’è andata con gli allenatori della nazionale? Sei già un’azzurra? “Molto bene nel nuoto, discretamente nella corsa. No non sono ancora azzurra, al momento ci sono delle ragazze più forti di me”. Come si è svolta la giornata? “Eravamo circa 80 atleti, dai 14 ai 17 anni, provenienti dall’Italia del nord-ovest, ci hanno divisi tra maschi e femmine e suddivise per corsia, poi è cominciato l’allenamento per un ora e mezza, praticando tutti i tipi di stile e ripetute. Il test di valutazione finale era: 200 mt. stile libero, e il mio è stato di 2.45 minuti, tra i migliori della mia categoria (Cadetti)”. Adesso parliamo un po’ di te: come e quando hai iniziato a fare Triathlon? “Nel 2009 con una gara di duathlon (corsa, bici, corsa) a scuola. Poi, incoraggiata dal mio professore di educazione fisica, Pecora, sapendo che a 12 anni avevo fatto l’attraversata del lago maggiore da Stresa a Reno di Leggiuno (3,3 Km.), mi ha presentato ai tecnici A.R.C. Busto Arsizio, squadra di triathlon ai vertici della classifica nel campionato Italiano, e da lì ho cominciato a gareggiare, riuscendo ad ottenere buoni risultati, tra i quali il titolo di campione regionale di duathlon. Sono stata convocata dalla regione Lombardia per la Coppa delle Regioni”. Quante volte ti alleni alla settimana? “Nel periodo invernale 4 volte, ma da marzo 6”. Come ti trovi con la tua squadra? “Benissimo, io e altre 4 - 5 ragazze della stessa età siamo le più giovani, il resto della squadra è composta da adulti che ci aiutano sempre. I tecnici sono bravissimi e sono sempre disponibili per qualsiasi problema”. Che dire: complimenti Samanta. Non resta che augurarti un futuro pieno di successi e traguardi e farti, di nuovo, un grandissimo applauso per le emozioni che ci hai e ci stai regalando. E, ovviamente, grazie per la tua disponibilità.