Una suggestiva serata promossa dall'Ecoistituto Valle del Ticino e ANPI.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare... le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” scriveva Primo Levi, in 'Se questo è un uomo'. Lo scopo di tutti gli incontri e le iniziative promosse in occasione della Giornata della Memoria è quello di evocare emozioni, fare riflettere e conoscere, perché ci aiutino a capire il presente e a far sì che mai più si ripetano tragedie simili.
Così è stato con l'incontro di giovedì 25 gennaio, organizzato presso 'Le Radici e le Ali' di Cuggiono dall'Ecoistituto della Valle del Ticino in collaborazione con l'Associazione ANPI di Cuggiono e Inveruno. Un momento molto sentito e partecipato dove, attraverso i canti e le riflessioni, si è potuto ripercorrere l'orrore più grande del ventesimo secolo perché la musica, con il suo linguaggio emozionale, favorisce l'ancoraggio delle parole raccontate. La spiegazione storica del docente Giancarlo Restelli è iniziata dai dati per comprendere la portata di persone che furono coinvolte, o sconvolte, disumanizzate o addirittura uccise, a causa del regime nazista, analizzando il numero degli italiani, 900 mila, deportati nei lager nazisti: campi di lavoro, concentramento o sterminio. In alternanza al racconto storico sono stati eseguiti diversi canti dallo storico gruppo musicale di Legnano 'I Numantini', nato negli anni della contestazione e ora focalizzato a promuovere tematiche culturali. Particolarmente toccante, oltre alle famose 'Auschwitz', 'La vita è bella', 'Blowin in the Wind', il canto 'Gam gam gam' della tradizione Yiddish, tratto da un testo ebraico del Salmo 23 che veniva fatto cantare dalle maestre ebree ai bambini deportati nei campi di concentramento, anche prima di essere condotti nelle camere a gas.