ComunicarÈ… relazionale. Il social network ha deciso di privilegiare i contenuti di amici e parenti, che saranno quindi visualizzati in misura maggiore dall’utente.
Con un post del suo fondatore Mark Zuckerberg, Facebook ha recentemente annunciato una vera e propria rivoluzione che finirà per cambiare radicalmente le dinamiche della comunicazione aziendale online. Il social network, infatti, ha deciso di privilegiare i contenuti di amici e parenti, che saranno quindi visualizzati in misura maggiore dall’utente, a discapito dei post creati da marche e brand sulle loro pagine ufficiali.
Come funzionano i nostri feed di Facebook
Il social network è dotato di un particolare algoritmo che decide in che misura mostrare all’utente i contenuti postati su Facebook. L’algoritmo ha in passato subito diverse modifiche, alla ricerca del perfetto equilibrio tra esigenze pubblicitarie del social media ed esigenze di consumo dell’utente finale. C’è stato quindi un momento in cui Facebook tendeva a proporci maggiormente i post di persone con cui spesso interagivamo sul social, altri in cui al contrario ci mostrava le persone con cui avevamo meno a che fare online, altri ancora in cui i contenuti provenienti dalle pagine a cui mettevamo like erano predominanti. Per funzionare meglio, l’algoritmo computerizzato poteva contare su un team dedicato di uomini in carne ed ossa che procedevano a modificare i feed correggendo le rigidità delle decisioni automatizzate, cosa che per altro può fare in qualsiasi momento l’utente finale segnalando a Facebook post che si vuole nascondere e persone di cui non si vogliono visualizzare gli aggiornamenti.
Nato per rendere il mondo un po’ più piccolo
Facebook è nato ad Harvard nel 2004 sul modello degli annuari delle università statunitensi (i “libri delle facce”, appunto), con lo scopo di mettere in contatto diretto gli studenti del campus. Lo spirito con cui Mark Zuckerberg lavora allo sviluppo del social è, come lui stesso ha più volte dichiarato: “L'unica cosa che realmente mi interessa è la mia missione, rendere il mondo aperto”. Al di là dello scopo che muove il singolo utente a mostrarsi su un social (alcuni ci vedono l’esaltazione dei famosi 15 minuti di celebrità di cui parlava Andy Warhol), il successo è indubbio: solo in Italia sono già più di 30 milioni gli utenti che possiedono un profilo Facebook.
Aziende e nuovo algoritmo
Il recente annuncio sulla modifica dell’algoritmo, quindi, sembra riportare Facebook agli albori della sua missione. Ma tutto ciò segna un duro colpo per le aziende, che in questi anni hanno cercato di creare una vera e propria relazione con l’utente finale attraverso i social. Non resterà loro che investire maggiormente sui contenuti sponsorizzati. Ma questo argomento merita un episodio di questa rubrica davvero a parte… (to be continued)