Dal museo della stazione centrale agli aeroporti perché coloro che si imbarcano a Linate o attraversano l'atrio della stazione Terminal 1 di Malpensa possano riflettere.
Dal museo della stazione centrale agli aeroporti di Milano perché coloro che si imbarcano a Linate o attraversano l’atrio della stazione del Terminal 1 di Malpensa possano riflettere e ricordare in questi giorni dedicati alla memoria. Gli aeroporti sono i luoghi dove si inizia o si conclude il proprio viaggio ed è proprio qui che si è scelto di ricordare le centinaia di persone costrette tra il 1943 e il 1945 a intraprendere il viaggio che non avrebbero mai voluto fare con la mostra itinerante 'Viaggio nella memoria, binario 21', curata dall’Associazione 'Figli della Shoah'. Sono 20 i pannelli che negli scali milanesi raccontano la storia di alcune delle 605 persone tragicamente deportate il 30 gennaio 1944 verso il campo di sterminio di Auschwitz–Birkenau da un binario nascosto sotto la Stazione Centrale di Milano, luogo che oggi è diventato il Memoriale della Shoah. Si tratta di una storia tutta italiana che non riguarda solo i cittadini italiani di religione ebraica, ma anche tutti coloro che si opposero all’occupazione nazifascista e per questo furono deportati. La mostra ripercorre le fasi della discriminazione razziale e della persecuzione antiebraica in Italia, con alcune toccanti testimonianze di alcuni deportati di quel tragico convoglio o dei loro familiari. Tra le testimonianze degna di nota è quella di Michelangelo Bohm a cui è stata intitolata proprio in questi giorni la pietra di inciampo di via De Amicis 45 a Milano. Il 27 gennaio al Teatro olografico della Porta di Milano del Terminal 1 di Malpensa verrà trasmesso un video sempre a cura dell’Associazione Figli della Shoah dal titolo 'Binario 21', regia di Dario Picciau. Entrambe le esposizioni di Milano Linate e Milano Malpensa avranno la durata di 15 giorni.