Reportage di viaggio. Lasciarsi guidare dalle emozioni è forse l'unico modo per vivere la città e scoprire la sua magia. Occorre circa un giorno in cammino per raggiungerla.
Occorre circa un giorno di viaggio, passando tra i meravigliosi paesaggi dell’Atlas, per arrivare a Merzouga, un piccolo villaggio situato ai piedi delle grandi dune sabbiose. Il deserto si presenta all’orizzonte, imponente, non appena si lascia alle spalle la città di Er Rachidia, nel cuore dell’entroterra marocchino. Si possono scorgere le dune dell’Erg Chebbi a molti chilometri di distanza, percorrendo le lunghissime e strette strade che si snodano tra la sabbia. Poi, è Sahara, nella sua immensa grazia, regale e maestoso. Meta di grande fascino per molti viaggiatori, il deserto richiama echi leggendari di carovane e commercianti che per lunghi giorni viaggiavano per raggiungere le estremità opposte. La mente vaga e gioca con la fantasia, intanto l’automobile si avvicina sempre di più a ciò che fino a qualche chilometro prima sembrava solo un sogno. Un touareg ci accoglie e ci guida fino al campeggio a dorso di dromedario, in una carovana che proietta le sue ombre sulla sabbia. Il sole intanto si nasconde dietro le dune e la notte fa da padrona, con le sue stelle e il suo vento gelido che dona sollievo dopo una giornata molto calda. Tra le tende regna la pace più assoluta. Il profumo di legna che arde e il tè alla menta coronano i sentimenti e le emozioni che vibrano dentro. Apparentemente è silenzio. Ma in questo angolo di mondo tutto parla, con colui che sa ascoltare. E’ un alfabeto intimo, le sue lettere hanno la forma di Africa e deserto, cuore e mente, sabbia e stelle. La sua sintassi è data dal vento, che con le sue urla incantevoli trasporta storie e dona carezze.