Da quasi 30 anni Milano attendeva questo momento: l’Amministrazione comunale ha deciso di procedere alla rimozione dei barconi ormeggiati abusivamente nel Naviglio Pavese.
Da quasi 30 anni la città di Milano attendeva questo momento: l’Amministrazione comunale ha deciso di procedere alla rimozione dei barconi ormeggiati abusivamente nel Naviglio Pavese, nelle tratte di sua competenza. Tra il 3 e il 4 gennaio scorsi quattro delle cinque chiatte sono state smontate e sollevate, attraverso grandi manovre e il supporto di una gru, con il dispiego di una forza lavoro di tutto rispetto sia per numero che per puntualità dimostrata durante le operazioni. In accordo con il Comune, anche l'ultima piattaforma, posizionata nella tratta di competenza del Consorzio – quella che ha ospitato lo storico locale Le Scimmie, celebre a Milano per la musica jazz dal vivo e ormai chiuso da anni – ha preso invece il largo sull’acqua venerdì 5 gennaio. Una volta svuotato e smontato, quanto basta per passare sotto i ponti lungo il percorso, il barcone è stato trascinato da un rimorchiatore attraverso la Darsena e il Naviglio Grande, per poi raggiungere la periferia, tra Corsico e Trezzano, dove rimarrà temporaneamente, secondo le procedure di legge. Soddisfatti i residenti e i comitati di zona: il Naviglio Pavese è finalmente sgombro. Ora si dovrà lavorare per garantirne la navigabilità, come ha precisato l’Amministrazione Comunale; il Consorzio è tra i sostenitori del suo recupero e della sua valorizzazione. La riapertura della Locarno-Milano-Venezia, nella tratta tra il capoluogo lombardo e Pavia, è in prospettiva tra le azioni che potrebbero contribuire a riqualificare il Pavese, sempre più oggetto, al pari degli altri Navigli, di attenzione, da parte di Enti e Istituzioni, a fini fruitivi e di riqualificazione territoriale.