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Turbigo, Comunicaré

ComunicarÈ... opportunistico.

Quando la comunicazione si tinge di spirito natalizio

Alzi la mano chi, durante le feste natalizie, mangiando il panettone, NON ha scartato almeno una volta i canditi. Immagino che siate quasi tutti davanti al pc con le mani sulla scrivania o sulla tastiera ma non in aria, in questo momento. C’è qualcuno, un marchio italiano produttore del dolce tipico di Natale, che ha compreso in maniera profonda il dramma del candito sempre scartato e ha scelto di farlo diventare la propria bandiera per queste feste: “Come un candito a Natale” è diventato l’inno ufficiale del panettone Motta originale canditi inclusi. Lo stesso gruppo industriale della Buondì, per intenderci. Infatti, cercando il video ufficiale della canzone (disponibile addirittura su Spotify e iTunes come qualsiasi altro tormentone musicale), notiamo comparire la celeberrima bambina dei meteoriti, che stavolta cerca “un videoclip pieno di sentimenti autentici che sappia coniugare sano buonismo natalizio con la capacità di riabilitare tutti gli eterni esclusi”. Andatevelo a vedere su YouTube per verificare come Motta abbia saputo prendersi in giro da sola.

Non solo pubblicità

A proposito di Natale, di inni e di tradizioni, in questa puntata delle feste non posso non citare chi della celebrazione del 25 dicembre ha fatto in questi anni un vero e proprio cavallo di battaglia: si tratta di Radio Deejay. Alzi la mano chi non aspetta con ansia la prima trasmissione della canzone di Natale di questa emittente radiofonica. Dopo Elio e le Storie Tese, Jovanotti, Max Pezzali, Cesare Cremonini, Laura Pausini, Giorgia, Mario Biondi, quest’anno nel loop deejay-natalizio ci sono entrati i The Giornalisti, rivelazione musicale di quest’anno. Che, come al solito, compongono musica e testi a sfondo natalizio per poi farli fare a pezzi dalla maldestra (ma simpatica) interpretazione canora dei dj della radio. Risultato: un successo assicurato. Giusto per farvi capire che potere riesce ad avere il Natale sul pubblico.

Il Natale arriva quando vedo la pubblicità del Ferrero Rocher

Sì, perché ormai Natale non è più il 25 dicembre, ma comincia già da novembre. Non si fa più l’albero a Sant’Ambrogio o all’Immacolata, perché sono la tv, la radio, la pubblicità, la comunicazione, insomma, a dettarci pure i tempi del Natale. Un’opportunità per allungare e anticipare il clima delle feste oppure una distorsione e un allontanamento dal vero spirito natalizio?

E comunque: tanti auguri a tutti i nostri lettori!

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