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Attualità

"Il PM10 ridotto del 64%"

Le emissioni risparmiate derivanti dall'attuazione del PRIA rappresentano una riduzione del 64% per il PM10, del 69 per NO2, del 57 per COV e de 50 per NH3. Presente e futuro.

"I dati di Arpa dimostrano che le politiche attuate dalla Regione Lombardia per la riduzione del PM 10 sono efficaci come evidenziato anche dall'analisi del Piano Regionale degli Interventi per la qualita' dell'Aria (PRIA) che ha portato, nel triennio di attuazione, ad una riduzione delle emissioni nocive in atmosfera". Così l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, ha commentato i dati diffusi da Arpa relativi ai livelli di PM 10. I DATI DEL PRIA - "Dall'analisi del PRIA - ha proseguito - emerge chiaramente che l'attuazione del Piano, nel triennio, ha determinato una riduzione delle emissioni. La stima effettuata rileva che le emissioni risparmiate derivanti dall'attuazione del PRIA rappresentano una riduzione del 64 per cento per il PM10, del 69 per cento per NO2, del 57 per cento per COV e de 50 per cento per NH3". 2017 DA RICORDARE - "L'annata 2017 - ha ricordato Terzi - è stata particolare e caratterizzata da una forte siccità e riduzione delle piogge. E' stato anche un anno importante dove, per la prima volta, e' entrato in campo anche il Governo, a fianco delle regioni del Bacino Padano (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna), con una strategia comune e misure condivise all'interno della macroarea che, sono convinta, darà risultati importanti soprattutto nel medio e lungo periodo". CAMBIAMENTO CULTURALE - "Certo la strada è ancora lunga - ha proseguito l'assessore - ma con il cambio di approccio culturale un passo importante è stato fatto. Anche l'Europa, pero', deve capire che il problema dell'inquinamento, nel nostro Paese, non riguarda solo una o due regioni, ma un'area più vasta caratterizzata, per via della conformazione del territorio, da una bassa dispersione delle sostanze inquinanti". RIDURRE EMISSIONI FONTI PIU' INQUINANTI - "Dobbiamo proseguire in questa direzione - ha concluso Terzi - facendo fronte comune e concentrandoci sulla riduzione delle emissioni delle fonti di maggiore impatto: veicoli diesel e generatori di calore a biomassa legnosa e agricoltura".

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