Ecco l'omelia che monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha pronunciato lunedì 1 gennaio, in Duomo in occasione della Giornata mondiale della pace,
Alla Messa erano presenti molti fedeli che hanno gremito il Duomo. Presenti in presbiterio anche i rappresentanti delle diverse confessioni che aderiscono al Consiglio delle Chiese cristiane di Milano. Al termine l’Arcivescovo li ha ricevuti in Arcivescovado per un incontro di cordialità. In particolare nell’omelia mons. Delpini ha rivolto a Milano un’articolata e singolare benedizione, accompagnandola con formule di augurio: “O mia terra, mia gente, Milano, città dell’incontro, città attraente per le genti che vengono da ogni parte del mondo, sii benedetta e custodita dal Signore. Sii benedetta perché nelle tue piazze, nelle tue chiese, nelle tue scuole, nelle tue strade la gente, le genti si incontrano, si rispettano, si interrogano pensose e coraggiose su come praticare l’arte del buon vicinato. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace!”. Poi ha ricordato la generosità di Milano – definita anche città “nervosa”, la sua solidarietà, i santi che hanno operato per i poveri, i disabili, i diseredati. In un passaggio significativo poi ha parlato del dialogo ecumenico e interreligioso, contro il fanatismo: “O terra di Milano, terra dove le diverse confessioni cristiane e le diverse professioni religiose convivono in pace, dove i fedeli delle diverse Chiese amano cercare ciò che unisce e non ciò che divide, dove sono uniti per contrastare l’indifferenza e il fanatismo: Il Signore ti benedica e ti dia pace: possano i giorni a venire propiziare ulteriori passi di condivisione e confermare la speranza che la chiarezza delle appartenenza possa coniugarsi con la cordialità della convivenza”. Monsignor Delpini ha lodato la città della scienza e della ricerca raccomandando che non costruisca “morte” e “presunzione di onnipotenza”, ha richiamato alla finanza, alla moda, alla comunicazione la costruzione del bene comune. Milano città anche della pace “dove si cerca di praticare quello che Papa Francesco raccomanda per creare condizioni di pace per i migranti e i rifugiati che cercano pace: accogliere, proteggere, promuovere, integrare”. Infine l’ultima invocazione dell’Arcivescovo: “Il Signore alimenti per Milano ogni giorno la santità della carità, alleanza della solidarietà, la speranza di una vita buona per tutti.