Un viaggio alla scoperta delle tradizioni e della storia. Lasciarsi guidare dalle emozioni è forse l'unico modo per vivere la città e vedere da vicino la sua magia e le sue varie particolarità.
Al controllo passaporti, la mente vaga con la propria fantasia immaginando quale mondo ci sia dietro le porte scorrevoli del terminal. Una scritta in arabo, con caratteri imponenti, fa da quinta al tanto amato cielo africano. Un timbro sul passaporto, il poliziotto mi guarda: “Bienvenue au Maroc, monsieur”. Fès, in lontananza, mi accoglie con le prime luci del giorno e il profumo di dolci appena sfornati di un bar in periferia. Città Santa del Marocco, Fès sorge nel fondo di una fertile vallata, dove le voci dei muezzin risuonano ed echeggiano in diverse ore della giornata annunciando il momento della preghiera. La città vecchia è, per i suoi monumenti, i suoi mercati e le sue moschee, considerata uno dei centri più attraenti di tutto il mondo islamico. Ed è proprio nella Medina, in questo dedalo di migliaia di strade, che soggiorna il vero, il vivo. Una realtà fatta di artigiani intenti a lavorare l’ottone e il rame, l’argento e l’oro; di arrotini e venditori