L'uragano che ha distrutto tutto. Così il palleggiatore oggi alla Powervolley Revivre Milano ha creato, con altri giocatori di pallavolo, una fondazione per portare aiuto.
Quando in campo si imparano valori come la lealtà e si insegna ad avere vero spirito di squadra, senza lasciare nessuno indietro, grandi campioni nello sport si rivelano essere grandi campioni anche nella vita quotidiana. Quando lo sport in questione è il volley, succede che un campionato nazionale venga cancellato a causa di un uragano e che un giocatore voli in Italia per continuare ad inseguire il suo sogno, con un occhio e una mano tesa ai propri connazionali che hanno perso tutto. Stiamo parlando di Angel Perez, palleggiatore portoricano giunto a fine novembre alla Powervolley Revivre Milano, maglia numero 9 per 187 centimetri di altezza, reduce da una straordinaria qualificazione ai Mondiali Italia-Bulgaria del 2018 con la propria nazionale che l’ha visto eletto miglior giocatore del torneo. “Abbiamo giocato ad inizio stagione 3 gare, poi è arrivato l’uragano Maria che ha devastato le nostre terre e le nostre città - ha raccontato Angel - La gente è rimasta senza elettricità e senza acqua, con il cibo limitato per tutti, soprattutto nella zona centrale. È un momento di difficoltà per tutti, ma i portoricani sono persone forti e tenaci e si sono messi subito al lavoro per risollevarci”. E anche Angel si è rimboccato le maniche, creando insieme ad altri giocatori di pallavolo la Fondazione 'A La Mano per Portorico'. “Cerchiamo di dare loro assistenza con acqua e cibo, ma la situazione è veramente complicata. Questa mia chiamata in Italia non mi allontanerà dalla fondazione: mi prenderò tutte le mie responsabilità”.