Nasce il progetto del Parco della Scienza, del Sapere e dell'Innovazione. L'area Expo sarà un laboratorio pubblico - privato per reinventare Milano e l'uomo di domani.
Dalle emozioni dei lunghi sei mesi di Expo, dai contenuti che sono tornati a valorizzare il cibo e la tradizione italiana, dalla capacità di rinascita di Milano. La città meneghina guarda al futuro, con un progetto di ampio respiro come la convenzione di 99 anni stipulata. Auto a guida autonoma, un lungo parco pubblico nell’area del Decumano, spazi di libero utilizzo per incontri e mostre, laboratori di ricerca pubblici e privati: l’ex sito Expo diverrà così un vero e proprio prototipo di città del futuro, dove confluiranno società internazionali e competenze pubbliche, ma anche dove vi saranno ‘oasi’ per il sociale, la biodiversità, lo svago e lo sport. A vincere il bando per la cura del ‘Masterplan’, che nel 2018 andrà formalizzato e approvato dal Comune, una società leader nel rinnovare le grandi città del mondo: la australiana Lendlease. questi sono progetti che entrano a maturazione in 10-15 anni e poi portano valore nel lungo periodo”. La parte pubblica, invece, si muoverà prima: i ricercatori di Human Technopole inizieranno a lavorare a Palazzo Italia dal prossimo gennaio, i lavori del Galeazzi potrebbero partire nella primavera del 2018. L’aspetto più significativo è il mix di funzioni pubbliche e private. Nella parte a Nord Est ci sarà il campus universitario dell’Università Statale di Milano, che qui sposterà le sue facoltà scientifiche. Qui a fianco ci saranno anche campi sportivi utilizzabili da chi lavora e studia nell’area. Palazzo Italia sarà una delle sedi dello Human Technopole, il centro di ricerca sostenuto dal governo, che vede un finanziamento di circa 150 milioni all’anno per 10 anni. L’Ospedale Galeazzi si ‘sposterà’ qui entro i prossimi tre anni. Progetti imponenti per far tornare a vivere, 24 ore su 24, sette giorni su sette, un’area che ha ospitato il mondo. E che continuerà a farlo. Mostrando il meglio, il nuovo, il futuro di un’intera nazione.
I 5 PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGETTO
"I principi ispiratori del masterplan sono cinque", racconta Carlo Ratti. "Al posto dell’asfalto che caratterizzava il Decumano, ci sarà forse il parco lineare più grande d’Europa, 1,5 chilometri per una superficie totale di 105.000 metri quadrati. Poi il common ground, ovvero spazi, anche privati, che devono essere adibiti a luoghi pubblici per lo scambio di idee. Senza dimenticare le autovetture senza conducente". Esulta il governatore Roberto Maroni: "Con questo masterplan non solo siamo riusciti a evitare il degrado ma diventeremo un modello nel mondo".
LA COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO
In questa città del futuro, Università e imprese, ricerca e innovazione, pubblico e privato dialogano per dare al sito di Rho, attualmente un po’ abbandonato a se stesso, una nuova veste che attragga anche sul piano internazionale. «Abbiamo già ricevuto 50 manifestazioni di interesse da parte di società che operano nel settore farmacologico e delle scienze della vita», spiega Giuseppe Bonomi, presidente di Assolombarda.
SPAZI LIBERI E AUTO SENZA CONDUCENTE
Il masterplan che si è aggiudicato il ‘via libera’ da Arexpo ha molti spunti interessanti: in primo luogo, su tutta la superficie, il piano terra e il primo piano di ogni edificio avranno funzione pubblica e saranno fruibili dai visitatori; le vie d’acqua rimangono e saranno implementate; si sperimenterà una mobilità sostenibile a guida automatica, per condurre i visitatori ai vari luoghi di interesse.